Che bello essere di ampie vedute, o meglio avere un campo visivo dall’angolo esteso; mi immagino tristemente la vita dei cavalli con i loro paraocchi a limitare lateralmente il panorama.
Vero che, a parte qualche particolare caso, più mentale che fisico, la visione del mondo umana per fortuna è lasciata libera, però nell’uso del casco questa può essere sicuramente limitata dalle caratteristiche costruttive e in virtù di quella sicurezza che le norme di omologazione dei caschi impongono.
I caschi integrali, sicuramente quelli che garantiscono la massima protezione in toto della nostra preziosa scatola cranica, sono indubbiamente quelli che hanno un oblò più ridotto. Vuoi per le stesse caratteristiche protettive che devono avere vuoi anche perché per la loro derivazione sportiva che privilegia più la penetrazione aerodinamica che il campo visivo, o almeno questa è la tendenza generale.
Insomma diciamolo difficile che il casco ci permetta una apertura del campo visivo in ogni direzione capace di far sparire quel bordo che fa da cornice al panorama che stiamo attraversando.
Panorama che possiamo modificare girando la testa, certamente, ma che alla lunga può affaticare e in alcuni casi, mi viene in mente l’apertura del tappo della benzina, l’infilare il biglietto autostradale nella tasca della giacca o altre operazioni che prevedono l’abbassamento dello sguardo, possono diventare scomodi e problematici con quella mentoniera che ci occlude la visuale.
Certo la tipologia dei caschi Jet è quella che, proprio per la innata caratteristica di open face, permette una visuale più ampia, la stessa che fa preferire ai turisti l’uso dei caschi modulari, capaci di dare una garanzia di sicurezza maggiore, soprattutto a livello maxillo-facciale, e nel contempo una apertura di visione quando la mentoniera viene aperta, magari durante le soste, i rifornimenti, nella consultazione delle carte stradali o banalmente a bassa velocità quando in città si cerca la strada giusta.
Vero molte aziende stanno cominciando ad allargare la superficie delle visiere dei loro caschi dedicati al turismo, ma CABERG Helmets ha fatto qualcosa di più introducendo nei suoi caschi modulari, prima con il top di gamma LEVO e poi con l’Horus, la sua visiera “PANORAMIC ULTRA-WIDE VISOR”.
Apprezzata da molti motociclisti, noi per primi, fin dalla loro presentazione nel 2019 permette un campo visivo molto ampio con un’apertura frontale pari a 82°. Questo permette una visone laterale maggiore riducendo sostanzialmente i movimenti del capo ma soprattutto, con l’estensione della visiera verso la mentoniera, garantisce la possibilità di consultare agevolmente le informazioni sul cruscotto e/o del GPS senza abbassare la testa ma anche, come già detto, quelle operazioni (benzinaio, casello, utilizzo tasche, ecc.) dove vederci le rende anche più comode e immediate.
Ecco che nell’uso dei caschi Levo e Horus ci hanno permesso una nuova visione, più ampia, del mondo circostante che scorreva oltre la visiera.
Facile abituarsi a questa nuova dimensione, la cornice si allarga, diventa meno indispensabile muovere e girare la testa, e comunque con una torsione ridotta.
Un mondo nuovo che però dopo un po’ di uso diventa davvero usuale non facendolo quasi più percepire, come fosse la normalità.
Solo una sensazione, basta tornare a un casco dall’oblo di dimensioni tradizionali per accorgersi di nuovo della differenza e di quando davvero la visione “Ultra-Wide” fa la differenza.
La visiera più ampia non influisce sulla rumorosità che rimane in entrambi i modelli, con un vantaggio per il LEVO, nella media dei caschi modulari.
Anche la corretta curvatura e la qualità della lente permette sempre una corretta visione in ogni direzione senza distorsione anche quando è montata la lente Pinlock Max Vision. Un plus sia per il LEVO sia per l’HORUS è l’ormai consueta visiera parasole integrata, Double Visor Tech che bene si abbina alle ampie qualità ottiche della visiera principale.
Le visiere Panoramic Ultra-Wide ci hanno conquistato, ci hanno allargato il mondo, ci siamo abituati, viziati, facilmente, difficile come sempre quando si scopre qualcosa di valido rinunciarci.
Voi siete pronti per una nuova visione?
Tutta la gamma e le grafiche disponibili per LEVO e HORUS sul sito CABERG Helmets
Foto di Roberto Serati e Carlo Flaminio
Le nostre recenti prove:
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