HDry
Categoria: Le nostre prove

Nella nostra ormai lunga esperienza motociclistica ci siamo spesso scontrati con il problema dei piedi bagnati, abbiamo sperimentato molti tipi di membrane e soluzioni, con risultati, lo ammettiamo, altalenanti tra la massima soddisfazione e la delusione totale.


Certo la fascia di prezzo, il prodotto e i materiali utilizzati spesso fanno la differenza, ma di solito la tecnica costruttiva di calzature impermeabili da moto seguivano la stessa tecnica…finché ci siamo imbattuti nella nuova tecnologia proposta da HDry che in un attimo ha dimostrato la bontà dell’idea.

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Allora siamo andati a cercare qualche informazione in più su questa “Miracolosa” sigla HDry

FACCIAMO UNA PREMESSA
Dai diciamolo, la pioggia è uno dei nemici peggiori per il motociclista, l’aderenza viene compromessa, la visibilità si riduce e poi ci si bagna.

Già, difficile risolvere i primi due problemi, ma per il terzo la tecnologia e i materiali di ultima generazione di sicuro sono ottimi alleati per mantenere il corpo del moderno motociclista all’asciutto.
Certo basterebbe una bella cerata o un sacchetto di plastica ma in questa maniera verrebbe compromessa la traspirazione con conseguente ristagno di umidità e alla fine ci si trova bagnati non dalla pioggia ma dal sudore.

Ecco che sul mercato, ormai da anni sono comparse le “miracolose” membrane impermeabili, capaci di non far passare la pioggia e nello stesso tempo permettere l’evacuazione del vapore acqueo prodotto dalla sudorazione.

Ecco quindi comparire sull’abbigliamento e, nello specifico sulle calzature, la dicitura WATERPROOF, che in sostanza garantisce, a volte teoricamente, l’impermeabilità del capo.
In molti casi la suddetta dicitura è sostituita direttamente dal marchio stesso della membrana utilizzata, tra le più famose il Gore-Tex, ma anche molte altre come OutDry, Sympatex, H2Out e altri tra cui, appunto, la HDry.

IMPERMEABILE SIGNIFICA…
Facciamo intanto chiarezza sul significato impermeabile, letteralmente, dizionario alla mano: …attraverso il quale non è consentito a un liquido di penetrare…
Questo è chiaro ma si può considerare una calzatura, nel nostro caso da moto, davvero impermeabile solo quando impedisce qualsiasi ingresso d’acqua al suo interno oppure se è sufficiente per noi che il piede non venga bagnato dall’acqua.

In effetti, come vedremo piu’ avanti, la promessa di avere i piedi asciutti non e’ comunque  garanzia di un comfort ideale, perche’ se l’acqua, pur non arrivando al piede, penetra comunque tra gli strati dello stivale, inzuppandolo, questo diventera’ pesante e freddo.

Gli stivali di gomma sono certamente impermeabili, ma dopo qualche ora in sella probabilmente avvertiremo una sensazione di umidita’ dovuta alla traspirazione del piede che viene trattenuta all’interno della calzatura.

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Ecco che per impermeabile, waterproof se vogliamo, per noi significa calzature capaci di tenere tutta l’acqua all’esterno e nel frattempo permettere l’adeguata traspirazione così da impedire al sudore del piede di accumularsi.
 
Potrebbe quindi bastare una ottima membrana per risolvere il problema? Non e’ proprio cosi’ perche’ sono molteplici i fattori che concorrono ad un soddisfacente risultato finale: i materiali esterni della tomaia (cioè la parte superiore della calzatura), la quantità e la tipologia delle cuciture su di essa, il design della scarpa e, soprattutto, la membrana e la sua posizione all’interno della calzatura.

LA MEMBRANA
Partiamo proprio dall’elemento più importante che nella maggior parte delle membrane conferisce un ottimo grado di impermeabilità.
Le membrane impermeabili e traspiranti (cioè capaci di non far passare l’acqua in un senso ma di permettere il passaggio del vapore acqueo della traspirazione nell’altro) sono di per sé sottili e fragili e necessitano quasi sempre di essere supportate da un altro strato di materiale, solitamente tessile.

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Ecco che quindi vengono accoppiate con altro materiale, solitamente tessile, normalmente su entrambi i lati (Laminati sandwich), capace di dargli sostegno e resistenza.

La tecnologia costruttiva classica e più diffusa, prevede l’accoppiamento della membrana con una fodera, quella che sarà poi a contatto con il piede, e creare una sorta di calza (Bootie) con cuciture che vengono poi sigillate mediante nastratura termoadesiva.
Il “Bootie” viene poi inserito all’interno della tomaia e applicato alla suola creando la effettiva barriera alla pioggia o in generale all’acqua.

Questo sistema è il più diffuso dai produttori di calzature sportive per la sua semplicità, il piede rimane protetto dall’acqua che rimane all’esterno della membrana. Lo svantaggio di questo sistema e’ che all’interno della tomaia tende a formarsi una sorta di strato d’acqua che oltre a non favorire l’evacuazione del vapore acqueo appesantisce la scarpa e crea quella sensazione di piede freddo.
Questo cuscinetto d’acqua tra fodera e tomaia inoltre rende lunga asciugatura dello stivale; immaginate la  tomaia inzuppata… è necessario che l’acqua penetrata evapori completamente e a volte è necessario parecchio tempo, in condizioni particolari anche diversi giorni.

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Ecco che la soluzione arriva con la tecnologia di “Laminazione diretta”, dove la membrana impermeabile e traspirante viene laminata direttamente all'interno del materiale della tomaia. In sostanza, la membrana viene solidamente incollata con dei micropunti sulla superficie interna della tomaia, quando questa è assemblata e cucita e quindi in una conformazione ‘3D’, come fosse quindi un unico strato.
Vi è quindi anche una minore necessità di sigillare le cuciture e trattare il materiale di tomaia con prodotti idrorepellenti, oggi un vantaggio importante da un punto di vista della sostenibilità, in quanto, come già accennato, questi prodotti sono spesso a base di fluorurati (PFCs) pericolosi e persistenti nell’ambiente.

La tecnologia di “laminazione diretta” è stata introdotta diversi anni fa da OutDry e quindi ulteriormente sviluppata da HDry. Anche Gore-Tex ha recentemente intrapreso questa strada con il suo ‘Invisible Fit’ che però è limitato alle sole applicazioni in 2D, cioè alle tomaie che possono essere stese in piano e cioè sostanzialmente a scarpe basse e leggere e quindi non ancora utilizzata per scarpe da motociclismo.

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Ma se la soluzione è così semplice perché non viene utilizzata su vasta scala? La risposta è come sempre di tipo economico; in generale, la tecnologia di laminazione diretta non ha ancora avuto grande diffusione perché richiede macchinari piuttosto complessi e costosi e competenza nel loro utilizzo. Questi in sostanza i motivi della destinazione di questa tecnologia prevalentemente a calzature tecniche di fascia alta.

Quindi la Membrana è la componente principale per una calzatura impermeabile, ma non la sola come accennavamo, per far sì che una scarpa da moto, nello specifico uno stivale concorrono al raggiungimento del miglior risultato anche altri fattori da non sottovalutare:

LA TOMAIA, MATERIALI E COSTRUZIONE
Le pelli e i tessuti per tomaia non sono normalmente resistenti alla penetrazione dell'acqua, ma sulla loro superficie vengono in generale applicati trattamenti idrorepellenti (cioè che respingono l’acqua) questa rappresenta una prima barriera, ma capace di resistere solo ad una prima bagnatura e non a una costante aggressione e tantomeno all’immersione. Questo provoca alla fine una inevitabile penetrazione dell’acqua all’interno dopo un tempo più o meno prolungato.

Trattamenti che negli ultimi anni vanno a scontarsi con il concetto di  sostenibilità ecologica poiché  spesso contengono PFCs (perfluorocarburi), pericolosi per l’ambiente e persistenti, mentre le alternative più ecologiche sono meno efficaci.
Trattamenti il cui  effetto idrorepellente tende comunque a ridursi con il tempo e deve essere ripristinato dagli utilizzatori mediante appositi prodotti spray che si trovano nei negozi specializzati.

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Altro punto debole sono i fori delle cuciture con cui i materiali della tomaia sono uniti fra loro. Questi fori forniscono evidentemente un passaggio diretto all'acqua per penetrare nella calzatura. Per ovviare al problema, sono disponibili fili cerati che riducono il trasporto dell’umidità attraverso la cucitura, oppure vengono applicati sigillanti liquidi o nastri termoadesivi direttamente all’interno delle cuciture. Tuttavia, questo non è in generale sufficiente per evitare che l'acqua passi attraverso i fori dei punti, soprattutto nelle parti della calzatura soggette esposte all’azione dell’acqua, come la zona della punta e del collo dello stivale

L’IMPORTANZA DEL DESIGN
Il design della scarpa influenza, oltre all’aspetto estetico, anche direttamente la sua funzionalità, e questo vale anche per l’impermeabilità.
Alcuni accorgimenti nella progettazione possono migliorare la prestazione da questo punto di vista.
Le cuciture, come accennato, sono una facile via di ingresso per l’acqua e quindi il progettista dovrebbe cercare di ridurle al minimo e posizionarle, se possibile al di fuori delle linee di flessione della calzatura.

Altri fattori importanti durante la progettazione sono ad esempio l’utilizzo di una linguetta a soffietto sotto all’eventuale stringatura e/o alle cerniere, in modo da aumentare il più possibile l’altezza alla quale la calzatura rimane impermeabile.

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Insomma tanti fattori che con una attenta progettazione possono concorrere ad un prodotto finale soddisfacente, dove l’esperienza e il know-how diventano fondamentali.

Le aziende specializzate in calzature per motociclisti sanno perfettamente che  nell’uso motociclistico, rispetto ad esempio a chi va in montagna, alla semplice caduta dell’acqua si aggiunge anche la velocità del mezzo. Durante la guida, le gocce colpiscono quindi la superficie dello stivale con una elevata pressione che tende a spingerle con forza verso l’interno.

L'assorbimento e la conseguente penetrazione dell’acqua attraverso il materiale di tomaia rappresenta un problema per l’utilizzatore e questo, come vedremo, anche se l'acqua non raggiunge il piede grazie alla presenza di una membrana. Questo perché l’acqua penetrata aumenterà ovviamente anche il peso delle calzature, oltre a influenzarne le capacità di isolamento termico (che tenderà a diminuire) e il comfort complessivo della calzatura.

Eccoci tornati all’inizio dove la tecnologia di laminatura utilizzata da HDry diventa vantaggiosa e capace di uno step in più nella costante lotta contro i piedi bagnati che noi motocilisti affrontiamo da sempre.

LA NOSTRA ESPERIENZA
Al di la di tante parole poi conta davvero l’esperienza vissuta e noi di aMotoMio.it fedeli al #provatodavvero abbiamo voluti sperimentare la bontà del sistema HDry applicato a un paio di stivali da fuoristrada, nello specifico gli ADVENTURE HDry di FORMA.

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Una tipologia di stivali capace di mettere alla prova resistenza agli urti, sicurezza, confort, traspirazione e ovviamente impermeabilità.
A parte le caratteristiche di confort e sicurezza abbiamo davvero apprezzato l’ottima traspirabilità della membrana HDry anche quando il caldo si faceva intenso, ma soprattutto la mancanza si sensazione di piedi umidi e freddi quando la pioggia, o peggio nei nostri test empirici, l’immersione in acqua si faceva prolungata.
Stivali che non aumentano di peso e che asciugano molto velocemente, insomma un gran bel passo avanti.

Certo il costo magari è superiore, ma ci sono soddisfazioni, comodità e piaceri che non hanno prezzo e comunque guidare comodi e nel confort aiuta anche la sicurezza.

Foto di Forma Boots e Roberto Serati

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