Roadster
Categoria: Le nostre prove

Monoposto, forcella rovesciata, semimanubri e pedane arretrate eppure è una Harley Davidson.
Sicuramente atipica la posizione che assomiglia molto a quelle di una moderna sportiva con mani poco più in alto del livello della sella che impugnano due mezzi manubri moderatamente larghi, con le gambe molto arretrate e angolate.


Questa è una Roadster Special, realizzata da Harley Davidson Italia, dove sulla già bella base sono state applicate molte parti speciali e dettagli che la rendono unica e ancora più intrigante.
Carico sui polsi e con la schiena ben inclinata in avanti, non mi riconosco in sella a una moto di Milwaukee.
I primi metri, infatti, li passo a cercare le pedane e a muovere un avantreno che sembra granitico.

Harley Davidson

Solo questione di abitudine e dopo un po’ di chilometri si capisce che questa Roadster è una moto con tanto carattere e vuole essere guidata in maniera maschia.
Si sposta il peso, si spinge sulle pedane, insomma una guida sportiva, ecco che il granitico avantreno diventa un punto di riferimento come solidità e la moto scende in piega e la tiene con precisione.
Scordatevi curve strette e fulminee, è pur sempre una moto dalle dimensioni, interasse e peso importanti, ma sul veloce da veramente piacere.
Una guida sportiva che deve fare i conti con un motore dalla coppia impressionante ma che non ama girare alto, inutile tirare le marce, e un cambio non veloce, seppur preciso.
Manopole di grosso diametro, bellissime, anche se le preferisco più piccole, e comandi al manubrio intuitivi, a parte le frecce sdoppiate….ma io scendo da una BMW e quindi non ho problemi di abitudine.
Frenata incisiva con un ottimo doppio disco anteriore e uno posteriore che utilizzo volentieri su questa moto, ben dosabili e nel caso si esageri si può contare sul sistema ABS.

Harley Davidson Harley Davidson
Harley Davidson Harley Davidson


Strumentazione essenziale, racchiusa in un unico elemento circolare, ma completa con tanto di computer di bordo e indicatore di marcia inserita.
Specchietti messi “Bar end” che nonostante le dimensioni abbastanza ridotte permettono una buona visuale alle spalle.
L’estetica è dominata dal classico serbatoio Peanuts, con solo 12,5 lt di capacità e dalla coda con sella di pelle monoposto dedicata.
Un trionfo del nero su cui ci sono dei piccoli contrasti cromatici dati da alcune parti in metallo spazzolato e dalla colorazione bronzo dei collettori e dei terminali delle marmitte.

Harley Davidson

Poi un tripudio di particolari di pregio, oltre ai già citati: semimanubri, pedane arretrate, specchi bar end e codone e sella.
Ammortizzatori posteriori regolabili Piggyback, filtro dell’aria Heavy Breather, tappo del serbatoio incassato, griglia copri cinghia forata, frecce e faro a LED e molti altri che diventa quasi impossibile ricordarsi di tutto.
Ma torniamo alla parte più divertente; la guida. Bellissima da guidare quando la strada si distende e il motore ronza felice in quinta con un bel rumore di scarico.
Una quinta lunga che costringe a usare almeno una marcia inferiore quando la velocità scende.
Nelle prime quattro marce diventa utile l’indicatore di marcia inserita vista la coppia che questo bicilindrico da 1200 riesce a esprimere.
Vibra, ma non da fastidio, le tanto decantate “Good Vibration” sono di qualità una caratteristica che rendono vivo e pulsante questa creatura che cavalchiamo.
L’assenza di protezione limita le velleità velocistiche se non ci si vuole aggrappare al manubrio, ma fino alla velocità codice autostradale si sopporta decisamente bene, probabilmente grazie alla posizione di guida.

Harley Davidson Harley Davidson
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Le curve costringono a una guida decisa per contrastare la tendenza ad allargare la traiettoria, complice anche la ruota da 19” anteriore (Posteriore da 18”), ma una volta impostata, questa Harley è davvero precisa e gratificante.
La ruota anteriore da 19”
Nel traffico si soffre un po’ di più, non tanto per il motore che aiuta tantissimo a disimpegnarsi, quanto per il peso (259 kg dichiarati in ordine di marcia), la lunghezza e la posizione, nulla d’impossibile, ma sicuramente non è il suo habitat ideale, anche perché dal grosso motore il calore sale direttamente all’interno coscia.
Impossibile, però, passare inosservati con una moto così, e se qualcuno per caso fosse distratto il richiamo degli scarichi fa voltare chiunque, nulla di fastidioso, ma un bel suono cupo e pieno che unito all’estetica particolare diventa appagante anche per il più narcisista dei motociclisti.
Bella, questa Roadster, da guidare ma anche da portare al Bar o farci un giro in centro per la movida.
L’abbiamo sperimentato in una delle serate che il motociclismo Milanese offre e il risultato è stato davvero notevole con un interesse, nei confronti della moto ovviamente, da parte sia degli Harleysti sia dai cultori di altre case motociclistiche.

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Al ritorno, niente paura, il faro anteriore a LED regala una luce bianca con ampio angolo di visibilità e profondità illuminando bene la strada verso casa.
Inutile negarlo le Harley sono un mondo a parte, possono piacere o non piacere, ma rimangono uniche, soprattutto se si attinge, come in questo caso, alle infinite proposte del catalogo accessori originali Harley Davidson.

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Grazie a Harley Davidson Italia per la moto in prova.

Abbiamo utilizzato: Casco CabergGiacca Clover - Stivali Stylmartin - Guanti Macna - Pantaloni PMJ – Paraschiena Clover – Calze SIXS.

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