Ghost, il fantasma, richiama molte cose il nome un po' dark che Caberg ha regalato a questo casco, e in effetti ad indossarlo ci si trova ad avere un'aria a metà tra guerre stellari e un videogioco un po' dark, ma qualunque sia questo look, non passerete inosservati!
Dopo tutto un motociclista che vuole passare inosservato non si è mai visto, far pandane con la moto è un obbligo di questi tempi, se si "indossa" una café racer o una creatura post-nuclear-industrial qualcosa, il motociclista a bordo non può essere solo una comparsa, deve far figura con tutto il resto. E' qui che entra in campo lo scenografico Caberg Ghost, con le sue forme da casco per elicotteristi (quelli fighi da combattimento) fa diventare il motociclista un'altro pezzo di quella scena in movimento da squadrare dalla testa ai piedi, o alle ruote.
COM'E' FATTO
Il Ghost è fondamentalmente un casco jet, della migliore tradizione Caberg, Made in Italy e con materiali nobili per la calotta, per il quale è stata progettata una visiera che si alza come per i caschi apribili. Tutta la parte frontale ruota verso l'alto, lasciando completamente libero viso e respirazione, ringraziano i periodi caldi e le traversate cittadine.
Bella la grafica opaca, in dotazione avevamo il Legend, nero con una striscia asimmetrica bianca che lo rende molto sportivo, la visiera è ampia, leggermente scurita, che non limita in nessuna direzione la visibilità. La mentoniera è dotata di due fori per aiutare la respirazione. La chiusura è quella micrometrica, quindi completa adattabilità a tutte le taglie di collo per una buona e comoda serrata.
Molto furbo lo strato in gommapiuma su tutta lunghezza sotto l'occhiale, che a visiera chiusa limita o annulla gli "spifferi" verso gli occhi, abbastanza fastidiosi a certe velocità. In linea generale apprezzo l'idea furba del Ghost, la bellezza di un casco jet, indispensabile esteticamente su certe moto, ma con la protezione anteriore per quelli come me che non apprezzano secchiate d'aria in faccia. Non parliamo poi dei proiettili alati delle nostre campagne. Per chi comunque preferisce viaggiare senza mentoniera in certi periodi c'è la possibilità di rimuoverla mantenendo l'occhiale.
Finitura sempre molto curata per Caberg, belle le plastiche della visiera, peso contenuto, verniciatura sempre d'impatto, bella la fibia posteriore in pelle, che rammenta comunque le radici di questo casco.
CARATTERISTIICHE E TEST SU STRADA
Costruito in tricomposito o carbonio il Caberg Ghost pesa 1050gr, 2 calotte per 6 taglie, interni estraibili e lavabili, visiera antigraffio, come accessori sono disponibili 6 differenti visiere, predisposto per la comunicazione Bluetooth JUST SPEAK S. Sei le versioni disponibili, prezzo a partire da 280€.
Testato nella vita di tutti i giorni, tra lavoro e uscite libere, fino a velocità autostradali i risultati sono stati buoni, il casco è ben chiuso, entra una buona quantità d'aria in zona bocca e naso, ma sopra verso gli occhi davvero poca. Il confort delle imbottiture è buono, il casco è avvolgente e la calzata è comoda. Visibilità ampia, la grossa mascherina, o occhiale, non limita la visibilità in nessun modo, non si sente mai la mancanza di un casco jet tradizionale.
Casco indispensabile per chi nel box ha certi tipi di moto, non rinunciare a quell'aria aggressiva da mastino ma godersi un viaggio senza avere la faccia completamente esposta non ha prezzo, o meglio ha quello di un Caberg Ghost, se poi siete brutti come me ve la giocate con quell'aria di mistero! Per andare a cena con lei poi però toglietelo!
Wolf
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