Che BMW si sia ispirata al passato per realizzare la sua Cruiser R18 non è un segreto.
La stessa casa Bavarese ha dichiarato che la sua R5 del 1936 è stata la chiara musa per gli stilisti e i progettisti della nuova bicilindrica BMW.
La BMW R 18 First Edition, infatti, traspone in modo magistrale lo stile iconico dei tempi andati, mantenendo un design purista in numerosi dettagli. Così della BMW R 5 mantiene elementi funzionali e stilistici, come il telaio in acciaio con struttura a doppia culla, il serbatoio a goccia, l’albero di trasmissione a vista e la verniciatura con i filetti bianchi che sono quasi un marchio di fabbrica per la storia BMW.
Lo stesso motore, seppur quasi il quadruplo del leggendario motore boxer del 1936 mantiene la sua iconica architettura. Tanto metallo e cromature e anche il telaio ricopia il disegno della R5 imitandone il telaio rigido seppur con un nascosto sistema di sospensioni Cantilever che agisce sul forcellone a doppio braccio.
Queste caratteristiche, motore a parte, le abbiamo ritrovate anche nella BMW R35 del 1937 che la famiglia Cristini, nota concessionaria Piaggio in Abbiategrasso (MI), e appassionati collezionisti, ci ha permesso di gustarci nel suo splendore.
Diversissime eppure simili, una piccola, leggera e ricca di storia, l’altra grande, pesante e proiettata nel futuro nonostante l’aria classica.
Entrambe eleganti nel loro abito nero lacca e con quel doppio filetto che non smette di piacere.
Certo la R35 non ha il motore boxer , ma un monocilindrico da 350 cc, ha la parte anteriore del telaio con lamiera rivettata, ma la parte posteriore è molto simile, soprattutto nella parte della trasmissione e il grosso faro anteriore rotondo ne identificano la parentela.
Molti simili anche le marmitte a coda di pesce, una nella R35 e due sulla R18, che anche in questo caso testimoniano la voglia di riportare viva la memoria di un glorioso passato.
Sella monoposto per entrambe e un unico strumento per le spie e il tachimetro, che nella R35 è incassato nel faro, mentre per la R18 lo sormonta e, ovviamente acquisisce tutta la modernità della tecnologia e dell’elettronica attuale con un display digitale inserito con tutte le funzioni del computer di bordo.
Scenografico il grosso cardano cromato a vista che fa bella mostra sul lato destro della R18, che fa il verso al sottile cardano, sempre a vista della Nonna.
Certo la R35 per i puristi BMW forse è la sorella povera, orfana del mitico boxer, eppure è stata il mezzo più utilizzato dall’esercito Tedesco durante la seconda guerra mondiale.
Probabilmente scelta, rispetto alla sorella bicilindrica, per il minor peso e la maggior semplicità meccanica che poteva offrire il monocilindrico.
Senza contare che il motore da 350 cc poteva comunque esprimere 12 CV che per l’epoca e per l’uso potevano essere più che sufficienti.
Incredibile mettendo a confronto le due moto con 84 anni di differenza la stessa cura maniacale nelle finiture, rapportate all’epoca, e la scelta di soluzioni particolari.
Bello vedere affiancate le due moto, due epoche motociclistiche davvero lontane unite con la forza della storia e con richiami di un passato che seppur lontano non smette di far battere il cuore e anche di influenzare le moto attuali.
Dati tecnici BMW R35
Periodo 1937-1940
Categoria motocicletta da turismo
Tipo di motore singolo cilindro verticale con valvole in testa
Alesaggio 72 mm
Corsa 84 mm
Cilindrata 340 cc
Potenza 9 kW / 12 CV (successivamente 10 kW / 14 CV)
Massima velocità 103 km / h
Trasmissione albero cardanico
Telaio struttura a doppia culla, telaio in lamiera
Peso a secco 170 kg
Capacità del serbatoio 12 litri
Grazie a Antonio e Angelo Cristini per la disponibilità
Foto Roberto Serati
La nostra prova della R18 First Edition
GALLERY
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