“90 anni di 2 ruote”
Due ruote, a motore adesso, ma a pedali alle origini di uno dei negozi storici della nostra bella Milano.
Uno di quei negozi dove la passione si respira insieme ai profumi di olio e di pelle, si mischia ai colori dei caschi e alle cromature degli accessori.
Un punto di riferimento oggi per i motociclisti che possono contare su una vasta esperienza e una non comune capacità di mettersi a disposizione del cliente, con una cortesia e una competenza che significa in fondo sicurezza.
Sicurezza che Stefano Longhi, erede dei fondatori di questa premiata ditta, infonde anche nelle collaborazioni con i Moto Club e con i corsi di guida sicura organizzati dal Gruppo Motofalchi di Milano.
Seguire il dialogo con Stefano è quasi impossibile, la storia alle spalle è tanta e ogni aneddoto è condito con episodi che arricchiscono la sensazione che questo non sia solo un lavoro.
La “Bottega” questa è la definizione corretta e originale che risale al 1923 quando Giuseppe Provini apre in Corso Buenos Aires a Milano l’officina di vendita e assistenza per biciclette.
Biciclette che all’epoca erano considerate un lusso in un’Italia che cominciava a “muoversi”, ancora lontana dai tempi delle moto e dell’auto per tutti.
Bicicletta che ha dato lustro alla storia della Bottega Provini che proponeva negli anni biciclette all’avanguardia con componentistica prestigiosa oltre che un ampio catalogo su cui gli appassionati potevano contare.
Bicicletta fatta anche di competizioni importanti, di squadra corse, di gare prestigiose e di vittorie significative.
Varie vicissitudini legate alla guerra e trasformazioni logistiche portano al trasferimento in via Tadino, diventando immediatamente il paese dei Balocchi per i ciclisti dell’epoca, vetrine ricche di due ruote a pedali e relativi accessori che attirano sguardi ammirati.
Negozio d’angolo sulla via dove nel 1951 nell’attuale sede di via Vitruvio 9, Renato Provini ha l’intuizione di sfruttare il boom economico che porta allo sviluppo del settore automobilistico e motociclistico.
Così i Provini seguono il mercato aprendo un negozio di ricambi e accessori per due e quattro ruote a motore, affiancati a campanelli, selle e manubri spuntano caschi e accessori per auto e moto, ancora la “Bottega” è punto di riferimento per i clienti.
La storia delle biciclette si interrompe nel 1993 con l’ultimo modello prodotto da Provini, insieme Renzo Provini.
La Bottega di via Tadino è chiusa nel 1973 e l’attività viene trasferita in toto nei locali attuali.
Gli stessi dove Stefano mi accoglie in un’apparente confusione da Bazar che nasconde in realtà una vasta esposizione dove basta chiedere per essere consigliati al meglio secondo le nostre esigenze.
Esigenze di motociclista, perché Stefano è un motociclista, un passato da regolarista, e un presente da appassionato e restauratore specializzato in grosse Kawasaki che ama e riporta all’antico splendore.
La Bottega ha preso sempre più l’impronta motociclistica e i riconoscimenti anche in questo campo non sono mancati.
Le partecipazioni a manifestazioni di settore, le suddette collaborazioni con gruppi motociclistici ne testimoniano la presenza.
E poi c’è quell’atmosfera che si ritrova tra amici, quella che porta a perdersi in chiacchiere, quella che fa diventare l’acquisto di un kg di olio motore uno scorrere di frasi su moto, donne e tutto quello che ci fa piacere, se avete fretta dichiaratelo prima oppure mettete in preventivo un po’ di tempo, perché Stefano è piacevolmente travolgente.
Ora a novant’anni da quello storico inizio la crisi mette ancora in difficoltà l’azienda, ma non c’è nessuna voglia di cedere, la Passione alimenta e da forza, spronando l’ultimo dei “Provini” a un futuro ancora lungo.
www.provinimoto.it
Flap
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