Certo che parlare di un monopattino e per giunta elettrico su un sito di moto potrebbe sembrare strano, ma a noi le stranezze, o meglio le piccole follie e le idee fantasiose piacciono.
Se poi il monopattino in questione è davvero figo viene la curiosità di saperne di più.
Tutto parte, come sempre, alla lontana in quelle manifestazioni per ciclomotori nate sotto il marchio Monferraglia, è lì che conosciamo Ivano Airoldi, classe 1972 che si diletta, come noi a giocare con i motorini.
Per lui è davvero un gioco visto che per vivere si occupa della sua impresa di pulizie, ma un gioco serio visto che nel suo garage ha tutta l’attrezzatura per realizzare quasi tutte le sue follie.
Appassionato di meccanica da sempre e del trafficare nel box con la passione del vintage e della cultura Custom Americana, soprattutto della West Coast.
Si è dedicato al restauro della sua FIAT 500 f del 1967, ovviamente pompata nella meccanica con come del resto si usava anche in quegli anni, e ad altri piccoli/grandi progetti personali.
Poi dopo essere stato coinvolto da un amico comune al mondo dei motorini ha iniziato a modificare, elaborare, trasformare, customizzare insomma i suoi motorini, tra cui un pepatissimo Gilera ECO che ha portato in gara nella prima uscita del Campionato Nazionale Moped ACSI Moto gareggiando appunto per la nostra Squadra Corse aMotoMio.
Ma la mente fantasiosa di Ivano aveva già in mente qualcosa di diverso, una sorta di Frankenstein a due ruote.
Nasce così il FATBOY. Ad un avantreno di un monopattino elettrico monta una ruota da minimoto, sospensioni e freno comprese, e ci costruisce intorno un telaio in tubi che sostengono una scocca in lamiere di alluminio zigrinato.
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Al posteriore un grosso monobraccio con un mozzo di derivazione Renault Scenic, che accoglie una enorme ruota, di una BMW X5, dal diametro di 19” gommata 225X35.
Questa permette di mantenere in equilibrio il monopattino anche da fermo ma , ovviamente, ne penalizza la guidabilità.
Infatti è in previsione la modifica con una ruota motociclistica di grande dimensione e, comunque è già montato un cavalletto pneumatico con piccolo compressore elettrico.
La propulsione è affidata a un motore elettrico da 120 W alimentato da due batterie da 12V collegate in serie per avere il 24V di alimentazione, mentre la trasmissione è a catena con una sovradimensionata corona.
Un esercizio di stile, semplice, elegante ma di impatto, dove le prestazioni sono sicuramente penalizzate dalla poca potenza del motore.
Diciamo che il motore elettrico serve ad aiutare la propulsione umana, finché non ci sarà un ulteriore Upgrade.
Intanto il FATBOY è riuscito nell’intento di stupire e, dopo essere apparso anche in qualche nostra manifestazione come il Summer Cafè, ha conquistato un ottimo terzo posto nella categoria Freestyle all’ultimo “Official Custom Show” del Motor City di Brescia.
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Flap
