Il 1 Novembre è ormai tradizione che si inforchi la moto per andare al Civenna (CO) per la commemorazione dei Caduti del Motociclismo.
Una tradizione che si perde nel tempo e in effetti non ricordo la mia prima volta, ma ricordo che era negli anni ’80 ai tempi della mia gioventù motociclistica attiva nell’allora Moto Club Bareggese.
Ammetto di averne persa qualche edizione, per maltempo, impegni, mancanza di voglia, ma diciamo che sono abbondantemente più gli anni in cui sono stato presente che le assenze.
Partenza dalla nostra bella provincia insieme ai soci del Moto Club Magenta per questo moto incontro organizzato sotto l’egida della FMI e che la bella giornata prometteva di quelli molto partecipati.
Abbiamo scelto di salire prima costeggiando il Lario da Lecco fino a Bellagio per poi affrontare i tornanti che portano a Civenna.
Già qualche centinaio di metri prima del ritrovo le moto parcheggiate a bordo strada rendono l’idea della notevole affluenza e confermato dal fatto che le 5000 medaglie commemorative realizzate alle 10,00 fossero già da tempo terminate.
Una sosta inevitabile al monumento ai Caduti del Motociclismo, quella fiaccola che si affaccia su “quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno…” dove si ritrovano Amici e sincere strette di mano fino al passaggio del corte che porta dalla chiesa al monumento i vessilli dei Moto Club. Inevitabile un pensiero agli amici che abbiamo perso lungo la nostra strada su due ruote.
Cerchiamo di proseguire per la seconda tappa tradizionale della giornata del 1 novembre, il passo del Ghisallo e la suggestiva chiesetta dedicata alla Madonna ricca di cimeli ciclistici ed ex voto.
Purtroppo la stretta strada è invasa dalle innumerevoli moto che bloccano il traffico rendendo difficoltoso l’arrivo in cima e anche i parcheggi sono letteralmente invasi da migliaia di moto che ritroviamo anche poi lungo la strada che scende verso Canzo.
Saltiamo così la tappa e proseguiamo verso Asso dove abbiamo l’appuntamento con il locale Moto Club che ha allestito nella prestigiosa sala consigliare del palazzo Comunale una mostra tematica sulla produzione Benelli in collaborazione con la casa pesarese e il Moto Club Tonino Benelli.
Due Benelli da gara ad accogliere i visitatori dove spicca la replica della 500 quattro cilindri che Jarno Saarinen utilizzo, vincendo, alla gara internazionale sul Circuito di Pesaro nel 1972, a cui però poi preferì le lusinghe di Yamaha e la solidità del marchio giapponese, peccato sia andata come è andata.
Grazie ad intercessione del Segretario del Moto Club Asso Rinaldo Batelli abbiamo avuto l’onore di sentirla urlare dai suoi quattro scarichi (Ringraziamo il proprietario Paolo Balatti per avercela accesa).
La famiglia chiama e con elegante ritardo riprendiamo la via di casa per il pranzo, con il sole che continua a scaldare questa prima giornata di Novembre.
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