Categoria: trafiletti

Che brutto quel piedino

Domenica guardando la gara di Motegi ho notato che molti piloti ormai seguono la “moda” di mettere fuori il piede, stile motard, nelle staccate più incisive.
Qualche anno fa, non più di due ha iniziato Rossi con questa pratica, subito imitato da qualche altro pilota, ma domenica sia Valentino stesso, sia Stoner e Simoncelli oltre a qualcun altro hanno evidenziato l’uso di quest’artifizio.
Non so bene se sia utile, non so se serva veramente, ma evidentemente a qualcosa serve, vero è che Lorenzo non lo fa, eppure va forte, vero è che nelle curve a destra la manovra impedisce l’uso del freno posteriore, ma evidentemente non serve.

 

Probabilmente l’uso della pratica del cross e delle motard in allenamento porta a sviluppare un riflesso di questo tipo, certo che le staccate in MotoGp rispetto a quelle di un Kartodromo, sono un po’ diverse e non vorrei mai vedere l’effetto di una “zampata” a terra dopo una staccata sul filo dei 300 km/h.
Comunque è brutto da vedere.
Non sono così vecchio da aver visto i grandi del passato, Read, Provini, per citarne alcuni a caso, o il grande Agostini, ma so per certo che lo “stile” e la pulizia della guida erano una delle caratteristiche tra le più esaltate dei piloti fino agli anni ’70 – ’80.
Poi sono arrivati gli Americani, tutti nati con il traverso delle dirt track, a cambiare un po’ le cose, ma la guida era ancora molto lineare e pulita.
I vari Roberts, Lawson e Spencer, tra gli Italiani lodati per la pulizia, ricordiamo Cadalora, e tutti i piloti anni ’80 e novanta, pur fuori col “culo” e ginocchio a terra mantenevano i canoni di una guida ancora tradizionale.
Forse il primo a guidare sporco, ma che spettacolo, è stato Schwantz e poi via con Doohan.
E’ vero che le moto cambiavano e l’evoluzione di gomme e telai, parallelamente alle prestazioni permettevano angoli di piega prima sconosciuti fino ad arrivare all’evoluzione dei giorni nostri con l’elettronica che, volente o nolente, ha influenzato il modo di guidare.
Il passaggio dalle due tempi alle quattro ha modificato anch’esso in parte lo stile e qualche pilota ci ha messo un po’ ad adattarsi.
Ora i piloti, più di allora, hanno posture in sella personali, a volte “strane”, vedete ad esempio Spies e i suoi gomiti larghi, i manubri si sono alzati e allargati e la guida facendo scivolare le gomme è la più redditizia.
Simile allo stile Motard, ma qui finisce la somiglianza……anche se quel piedino….
Vedere Rossi piede in fuori chiudere idealmente la porta a Lorenzo porta a pensare più a qualcosa d’istintivo più che utile ma giacché Stoner ci ha vinto una gara e Vale una battaglia con il compagno di squadra, probabilmente male non fa.
Quindi ben venga “il piedino”, ma che brutto da vedere.

 

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