Ci piace essere autoironici anche quando la realtà si avvicina alla fantasia o viceversa che dir si voglia.
Ho vestito per anni il ruolo "serio" del Team Manager della nostra reale quanto improbabile, seppur vincente Squadra Corse aMotoMio che ha portato a casa diversi successi in questi anni nei Campionati Nazionali Moped e nelle Red Bull Epic Rise, e di fatto, anche se un po’ stanca e malandata, la Squadra c’è, perché la base costituente è l’amicizia e anche se le gare si diradano e le prestazioni calano, la goliardia e la voglia di divertirsi anche con quei simpatici motorini non manca mai.
Ecco che quando Vincenzo Cuda, il Pilota di punta del Team, inteso come risultati sul campo dove svetta il primo posto nel Campionato ACSI Moto del 2019 nella categoria P65 (oltre che l’assoluta), mi dice: tieniti libero per il 21 Settembre 2023…non puoi mancare…anche perché celebri tu!
In che senso… la mia immediata e perplessa risposta.
In sostanza Vincenzo e Katia hanno deciso, dopo il matrimonio civile, di riunire gli amici e fare una funzione che potesse ricalcare una cerimonia più romantica, insomma un “finto” matrimonio, più emozionale, dopo quello ufficiale.
Non una buffonata, un rito personale, con tanto di scambio degli anelli e testimoni, a precedere il banchetto nuziale.
Una cosa seria, o perlomeno per quanto potevano prenderla la nostra banda di amici; la sposa sarebbe dovuta arrivare trasportata in moto, mentre lo sposo sulle note della colonna sonora di Top Gun sarebbe arrivato inevitabilmente sul suo Moped, ma il meteo è stato contrario quindi è scattato immediatamente il piano “B”.
Ecco arrivare “FiorIVO” il bianco Fiorino cassonato ENEL Style con cui lo sposo si è presentato e da cui dalla serranda laterale è spuntata la sposa.
Lancio di aeroplanini di carta colorati e che la cerimonia abbia inizio... ma qui dobbiamo fare un passo indietro, tornare al celebrante.
Serviva qualcosa di distintivo, di particolare, avevo carta bianca ma non volevo esagerare. Così l’idea della tonaca da prete mi è sembrata un po’ troppo, a dire il vero avevo pensato anche all’abito cardinalizio, ma davvero sarebbe stato eccessivo, così ecco che una bella fascia tricolore mi fa diventare all’improvviso Sindaco, per un’ora, del Borgo di Riazzolo.
Io quindi a celebrare il “Rito della Luce” di fronte a me gli sposi, gli amici testimoni e la platea degli inviati, curiosi di questo personaggio che alla fine ha provato a dare il meglio di se anche in questo nuovo inaspettato ruolo, riuscendo a strappare anche qualche lacrima tra i più sensibili.
A seguire banchetto, danze, canti e allegria come si conviene a celebrare l’amore tra due persone che decidono di iniziare un nuovo viaggio insieme.
W gli Sposi
P.S.: se vi dovesse servire un “Sindaco” la fascia tricolore l’ho conservata.
