Fuga in moto
Categoria: trafiletti

Lo cantava il Liga, lo cantava tanti anni fa quando l’unica cosa che contava era correre veloci, ma quello spirito “on the road” rimbomba ancora in quei giorni pesanti, malsani e un po’ maledetti.


Com’è possibile che chiudersi dentro ad un casco faccia scopa con evadere? Ovvio, perché siamo solo motociclisti, un po’ sporchi, un po’ brutti, qualcuno dice cattivi. E qualcuno dice anche un po’ ignorantotti, siamo la contraddizione in persona. Uno dei due brutti ceffi che mi accompagnano l’ho visto arrivare la prima volta su una MV F4 750, adesso nel box ha motorini truccati, una Harley e… ancora la MV. L’altro, ducatista sfegatato che ha giurato fedeltà alla casa di borgo panigacci, la tradisce quotidianamente con la qualsiasi gli venga messa sotto al sedere, e nei giorni di rimorso esce con un Monster giallo! Giallo?!?

Ma è in quel giorno dove senti che la somma di quelli che lo hanno preceduto, giorni che ti sembrano non aver fatto altro che consumare un po’ di vita, è in quel giorno che il Liga ti canta nell’orecchio “Salviamoci la pelle”, e mentre tanti non sanno che combinare, noi possiamo. Basta un casco, una giacca più o meno sdrulcita e un motore.

Noi siamo quelli del viaggio, siamo quelli che dietro alla visiera lasciano che il mondo scorra via veloce, siamo quelli che alleggeriamo il cuore facendo il pieno di benzina, rumore e vento.  

Questa mattina ho deciso che metto la giacca, chiudo la visiera, giro la chiave e… per qualche ora il mondo si fotta senza di me.

E voi? Che scusa avete trovato questa mattina per mollare tutto e salire in moto?

 

 
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