31 dicembre l’ultimo giorno dell’anno che chiude da sempre un periodo di 365 giorni (366 se bisestile).
Il momento, volenti o nolenti, in cui ognuno di noi fa un bilancio, molte volte inconsciamente, ripercorrendo le vicissitudini, le gioie, gli avvenimenti che l’hanno in ogni modo fatto diventare più vecchio, qualcuno più adulto, qualcuno un po’ meno, ma all’età anagrafica non si sfugge.
Anche noi di aMotoMio come ogni anno ci siamo soffermati un attimo sullo specchietto retrovisore per vedere i 12 mesi lasciati alle spalle.
Un anno finalmente senza restrizioni, anche se il Covid 19 non ci ha lasciato, che sembrava finalmente pronto per una ripresa, sia dal punto di vista economico sia, e soprattutto, sociale, una ripresa degli eventi, delle strette di mano e degli abbracci.
Già, sembrava, perché all’improvviso la follia umana ha di nuovo preso il sopravvento con la Guerra tra Russia e Ucraina, destabilizzando in un attimo le certezze, aumentando le paure e sconvolgendo di conseguenza anche l’economia europea.
Una follia che è stata usata ad arte per speculazioni che hanno riguardato il settore alimentare e dell’energia in particolare, che ancora non sembra terminare.
Eppure il mondo è andato avanti fingendo che andasse tutto bene, socchiudendo gli occhi per vedere meno chiare le bruttezze e/o cercando semplicemente di sopravvivere.
Il nostro settore alla fine ha retto, in qualche modo si è ripreso un po’, è rimasto vivo. I grandi eventi, Motor Bike Expo e EICMA ad esempio, sono tornati quasi al vecchio splendore, ad essere frequentati da numerosi appassionati e operatori, ma anche le gare a tutti i livelli sono state di nuovo esempio di apparente normalità.
Si è tornati a viaggiare, sono ritornati i Tour organizzati, in Italia e all’Estero, su strada e in fuoristrada, insomma le moto ne hanno fatta di strada e noi con loro.
Alla fine di questo tormentato 2022 non possiamo che augurarci che con il nuovo anno si ritorni ancora un po’ di più alla normalità fatta di rapporti umani sani, sinceri, con i “valori” che tornino ad essere una guida per i comportamenti e non solo delle parole di circostanza per farci credere migliori.
Vorremo un 2023 fatto di coerenza e capacità di andare oltre, di essere capaci di mediare, di essere responsabili, meno egoisti, più disponibili.
Tutte cose che non possiamo demandare solo agli altri, a chi “comanda” e/o ha i poteri, ma che deve cominciare da ognuno di noi.
Un colpo di gas responsabile per far scorrere il nuovo anno con più piacere, con più soddisfazioni e con consapevolezza.
Noi vi e ci auguriamo un 2023 che possa dire basta a molte cose sbagliate e che possa dare la positiva speranza di un Mondo migliore, ma dipende anche da tutti noi, non dimentichiamolo.