W l’Italia, però...
La rossa Ducati simbolo dell’Italianità nel mondo.
Prestigio sportivo e bellezza riconosciuta in tutto il mondo conquistata con caparbietà seguendo una storia che si perde nel tempo.
Ducati e le moto più desiderate si presenta come tradizione ancora una volta al pubblico e alla stampa nella cornice di un Teatro Milanese prima di affrontare i riflettori dell’EICMA.
Moto Italiane, nate in quel di Borgo Panigale e pronte per la più importante esposizione nazionale vengono presentate alla stampa mondiale.
Tutto perfetto, cuffiette per l a traduzione simultanea comprese per permettere a tutti di non perdere una sola parola della presentazione ricca e completa che Claudio Domenicali sta per fare.
Peccato che la lingua utilizzata sia l’Inglese.
Ci rimango male, non importa se il traduttore è perfetto, nella mia indole romantica trovo stonato non utilizzare la nostra bella lingua in un’occasione dove l’Italianità è riconosciuta e dovrebbe essere giustamente ostentata con orgoglio.
Vero che siamo nel mondo della Globalizzazione, vero che l’Inglese è riconosciuta come lingua universale e se vogliamo proprio esagerare che Ducati un po’ parla “Tedesco” ma in questo teatro di Milano dove ammiro quello che il genio e il buon gusto sono riusciti a produrre la lingua di Dante con magari quella simpatica cadenza Bolognese l’avrei trovata perfetta.
Non un mero campanilismo ne pretese patriottiche solo una personale interpretazione dove il tanto bistrattato Made in Italy dovrebbe essere portato in palmo di mano come simbolo di qualità e prestigio anche presentando in Italiano soprattutto se questo avviene nel nostro bel paese.
Pensieri e visioni di un vecchio nostalgico che crede ancora a queste piccole cose.
W L’Italia
Flap
