Uscita a sorpresa
Lo sento arrivare, ormai conosco i suoi passi, sento la chiave che gira e la serranda che si apre.
Lo vedo attraverso le trame del telo rosso e grigio che mi ricopre per l’inverno, ha cura di me, mi ha alzato sui cavalletti e mi ha attaccato il mantenitore di carica, spesso viene a trovarmi anche solo per una carezza o una pacca sulla sella.
Da qualche anno è il mio destino, sospende la costosa assicurazione per i mesi più freddi e mi lascia riposare al caldo, del resto non son più così giovane.
Io aspetto, non lo odio se in questo periodo preferisce la mia amica Tedesca, lo so, sono troppo scorbutica per le strade umide e la mia guida è impegnativa con abbigliamento pesante, lo lascio a lei sapendo che comunque gli sono nel cuore.
Lo capisco dai piccoli gesti e dagli sguardi che sento posarsi sulle mie curve che conosce a memoria.
Così lo vedo scendere spesso nel box a volte per piccole manutenzioni o semplicemente per prendere una bottiglia di vino, incrocio i suoi occhi che mi guardano, nonostante gli anni so di piacergli come il primo giorno.
Anche oggi è qui, quanto tempo è passato dall’ultimo giro non so, ho perso il conto dei giorni, la luce filtra dall’esterno, un raggio di sole scappa sul pavimento, poi come ogni volta spegnerà la luce abbasserà la serranda fino alla prossima volta.
Però questa volta sembra diverso, lo sento muoversi tra le giacche i guanti, vedo che sposta la Tedesca, e piano piano toglie il telo che mi copre, via i cavalletti e mi controlla le gomme.
Gira la chiave e lascia che il mio motore prenda la temperatura giusta…
Oggi tocca a me, vedrai caro che non te ne pentirai.
Gilda
(Racconto di “Gilda”, una MV Agusta F4 del 2002 immaginato da Flap)