La terza data del campionato MotoGP diventa simbolicamente l’entrata in campionato per Bagnaia, complice la caduta di Marc Marquez che spalanca la strada al ritorno di nuvola rossa.
Troppo abbacchiato, troppo poco coriaceo, troppo arrendevole, era lo story-telling che leggevamo nelle prestazioni in pista e nelle interviste di Pecco, deluso per una cattiva prestazione, deluso per il poco feeling con la nuova GP25, deluso da quanto la moto che ha contribuito a far nascere e a crescere, stesse meglio nelle mani del nemico numero 1, almeno fino allo scorso anno.
Un week end iniziato non benissimo ad Austin, i fratelli Marquez sempre là davanti, come due mosche noiose che non ti fanno dormire la notte, e il passo che manca, con altre moto a separarti dalla prima fila. Era un lavoro di costruzione, un lavoro come sempre difficile, lungo, come in tanti inizi di campionato Pecco ci ha abituato. Il risultato della Sprint Race aveva diviso un po’ gli addetti e gli appassionati, di grande carattere la partenza, ma poi il solito duo, il Batman e Robin della MotoGP che se ne vanno e lo lasciano a remare per il gradino più basso del podio. Chi ha detto che era l’inizio del ritorno, chi aveva visto come arrendevole quel solito terzo posto, impotente anche nei confronti di Alex Marquez.
Marc troppo funambolo, scivola via la quarta vittoria di fila
Le gare sono imprevedibili, lunghe, strane a volte, come questa domenica di Austin, con i piloti che a pochi minuti dal via scappano ai box a prendere la moto con gomme slick, la nuova procedura che a sorpresa riporta a tutti ai box per una nuova procedura di partenza, e il circuito in quelle condizioni incerte, funamboliche per chi galleggia a 200 km all’ora su pochi centimetri di spalla di uno pneumatico messo davvero alle strette. Così Marc ha buttato la moto sull’asfalto, andando su un cordolo bagnato a moto piegata, cordolo umido, cordolo traditore. Stoico nel rialzarsi per provarci ancora, giusto il ritiro viste le condizioni zoppe della sua GP25.
Per capire l’importanza di quanto sia stato duro il colpo inferto dai fratelli Marquez a Pecco, che il peggio che aveva fatto in tre round era un quarto posto, dopo uno zero di Marc e un bottino pieno, la classifica MotoGP lo vede distante dai due fratelli. E’ bastato davvero poco.
MotoGP che per ora premia la costanza, in testa al campionato abbiamo un sorprendente Alex Marquez, anche lui risorto dalle ceneri della Honda, cavallo di Troia per l’arrivo del fratello Marc, oggi primo tra i piloti non ufficiali e ago della bilancia nella lotta al campionato, sempre che non sia lui un serio contendente.
In attesa di Jorge, Il Bez e il Digia provano a tenere il passo
Bene ancora la terza posizione di un Di Giannantonio che cresce gara dopo gara, uscendo da un brutto inizio con un infortunio che lo ha fortemente penalizzato, ma che ora va via via avvicinandosi alle posizioni che contano, alle posizioni di Alex. Intanto in attesa del rientro di Martin, Marco Bezzecchi prova a fare le veci mettendo insieme qualche buona prestazione, complice anche qualche caduta il sesto posto di oggi, dietro ad un redivivo Jack Miller, sono una buona premessa per il rientro di Jorge, ritorno per nulla sereno e ben visto.
Gara che nelle prime posizioni ha poco da raccontare, Marquez parte primo sia nella gara della domenica che nella Sprint, nella Sprint Pecco parte benissimo e prova a mettersi davanti ad Alex e Marquez, ma entrambe i fratelli lo ripassano dopo poche curve e poi consolidano e gestiscono il vantaggio, mentre Pecco tiene a distanza Di Giannantonio.
Nella gara della domenica invece la partenza rispetta il copione, Marc, Alex e Pecco che parte ancora bene. Al giro quattro Pecco riesce a passare di forza Alex e poi si mette all’inseguimento di Marc, che però riesce a gestire bene il vantaggio e tiene le distanze. Il tutto fino al giro nove, quando Marc sale su un cordolo bagnaiato e la moto scivola via sull’asfalto. Bagnaia passa in testa, tocca a lui gestire il vantaggio su Alex, che a sua volta tiene le distanze da un ottimo Di Giannantonio. La gara fila via liscia, i duelli sono tanti e combattuti, ma oltre la quinta piazza.
Prossimo appuntamento in Qatar, si corre con le luci del deserto.
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