Bulega vince a Phillip Island
Categoria: Sport

Il primo round della Superbike 2025 ha messo a nudo il risultato del nuovo regolamento, dominio Ducati mentre Ragzatlioglu deve ricostruire un regno durato un solo anno.

La partenza della stagione 2025 doveva essere un punto e a capo per Toprak Ragzatlioglu, l’uomo dei miracoli che ha regalato il primo titolo alla casa bavarese, trasformando nell’arco di una sola stagione la M1000RR da moto incompiuta ad ammazza gare. Ma durante l’inverno qualcosa è successo, è cambiato, i regolamenti della Superbike. Il gestore, alla ricerca di un nuovo sistema per equilibrare le prestazioni, ha introdotto un nuovo sistema basato non più sul limite di giri ma sui consumi di carburante, in nome della green economy.

Phillip Island circuito bello e bugiardo, non va dimenticato guardando i risultati e il dominio di Nicolò Bulega, film andato già in onda lo scorso anno ma che durante la stagione non ha avuto più alcuna replica. E’ indubbio però che la consistenza messa in atto dall’ex rookie e vicecampione del mondo ha impressionato, capitalizzando un primo cappotto per questa stagione 2025. 

Il nuovo regolamento mette le ali a Ducati? Dorna corre ai ripari?

I riflettori però sono rimasti puntati su tutta la compagine della casa di Borgo Panigale, un dominio in lungo e in largo per tutto il week end, con un Iannone in grande spolvero nella Superpole Race e in Gara2, ma in generale Bautista, Pretrucci, Sam Lowes, Redding e il giovane debuttante Montella, che hanno letteralmente seminato il panico nelle prime dieci piazze, con podi interamente colonizzati, l’acuto in Gara2 con sei Panigale nelle prime sei posizioni. Derivato o meno da questo nuovo regolamento Superbike, che interverrà ogni due round per riequilibrare i livelli, è un risultato incoraggiante per Ducati, che continua a dare grande abbondanza alle derivate di serie.

Il nuovo regolamento, contestato senza mezzi termini dal campione del mondo della BMW, ha messo in crisi la M1000RR, che è apparsa nervosa, in ritardo, con un week end da dimenticare, un po’ per l’errore in Superpole Race di Toprak, un po’ per i problemi di elettronica dopo il cambio gomme di Gara2 che hanno costretto il turco al ritiro e a sfogarsi a suon di pugni sul cupolino della moto tedesca.

Buono il debutto di Bimota motorizzata Kawasaki, era impossibile chiedere che fosse da subito a lottare per il podio, anche se i commenti dei piloti dopo i primi test erano entusiastici, ma le moto italo-giapponesi hanno ben figurato con Alex Lowes stabilmente nelle prime dieci posizioni, su un circuito che non ha sempre detto bene alla Ninja. Da verificare nei prossimi circuiti europei se la la buona 998 saprà farsi notare, oggi già a livello della Yamaha e meglio della Honda, domani si punta alla BMW di Toprak.

Nicolò Bulega il solitario: parte in solitaria, arriva in solitaria

Gare a senso unico, partenze senza dubbi e incertezze di Nicolò Bulega che ha dominato tutte e tre le gare. In Gara1 hanno provato i due decani plurititolati ad arginare Nicolò, ma senza successo. Poi è toccato a Iannone in Superpole Race ad approfittare del tutto per tutto della gara breve, ma Bulega è sembrato sicuro e concentrato, senza alcuna sbavatura, potendo contare anche del beneficio psicologico dato dal passo falso di Ragzatlioglu e Bautista, usciti di pista al primo giro e rientrati molto attardati. In Gara2 le due vecchie volpi hanno provato con una partenza fulminea a riguadagnare posizioni, ma a poco è servito. Bautista è riuscito a chiudere il gap sopravanzando tutti i compagni di marca, ma prendere Bulega a Phillip Island era mission impossible.

Si chiude la giornata con un piccolo orgoglio italiano, la Superpole Race tutta tricolore ci ha dato grandi emozioni, ma sarà la vecchia Europa a decidere se i valori in pista erano quelli veri.

Prossimo appuntamento è con il debutto della stagione 2025 della MotoGP.

 

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