Due giorni di festa sulla pista di Misano con temperature roventi per asfalto e duelli in pista, tutti aspettavano Bautista e Ducati e le aspettative non sono andate deluse.
Non fosse stato per quell’unico scatto d’orgoglio di Toprak Ragzatlioglu, il week end di Misano si sarebbe colorato di rosso scuro, una festa della velocità e della valle dei motori, impreziosita dalla presenza della MotoGP italiana in visita al genuino mondo della Superbike. Valentino Rossi, Max Biaggi, Andrea Dovizioso, Michele Pirro, Fabio Di Giannantonio, in tanti sono venuti a vedere cosa combinano questo gruppo di pazzi.
DUCATI-BAUTISTA: è l'inizio di un nuovo dominio?
Week end che ha ribadito l’attuale superiorità del duo Ducati-Bautista sul resto della ciurma, lo spagnolo ormai in pista ha il tempo di valutare il da farsi durante la gara e attendere un’apertura nelle difese dei due avversari. Sia Ducati che Yamaha soffrono di evidenti limiti di allungo del motore, anche se resta difficile valutare quanto sia il reale limite costruttivo o ci sia lo zampino la castrazione imposta dal regolamento, ma intanto la Ducati Panigale scappa via.
Qualcosa però all’orizzonte sta cambiando, se Yamaha, Ducati e Kawasaki mantengono le loro posizioni di leadership, Honda recupera gara dopo gara affacciandosi alle posizioni importanti, la prestazione in Superpole Race ha visto una delle due Honda arrivare davvero vicino al podio, insidiando anche il podio di Jonathan Rea.
Rea che è il vero sconfitto del week end di Misano, la pista corta e tortuosa doveva essere il posto giusto per mettere in luce le caratteristiche di ciclistica e agilità della Kawasaki, ma l’illusione è durata pochi giri, così come in Superpole Race e in Gara2, dove la Ninja è sembrata in affanno. Il nordirlandese dovrà fare gli straordinari per combattere contro le Ducati, la vetta della classifica non è lontanissima, ma il divario continua ad allungarsi.
LE GARE: week end "quasi" perfetto
Gara1 caratterizza da una bella bagarre tra Rea, Ragzatlioglu e Bautista per i primi cinque giri, poi Rea e Alvaro allungano, mentre il turco incappa nella rottura del motore. A metà gara Bautista rompe gli indugi, passa Rea e inizia la sua fuga. Rea prova a resistere ma non c’è modo.
Superpole Race che diventa una specie di rivalsa per Toprak. Il campione del mondo guida indiavolato mentre Rea e Bautista perdono tempo a decidere chi dei due deve inseguirlo, Ragzatlioglu ne approfitta allungandosi verso la prima vittoria stagionale.
Gara2 è un assolo di Bautista. Ragzatlioglu prova a scappare, resiste a qualche attacco, ma cede presto il passo e non resta che prendere atto della superiorità del ducatista, confermata dall’ottimo terzo posto di Rinaldi, mentre Rea resta ai piedi del podio.
Gare divertenti, con sorpassi duri ma corretti, nonostante le fughe non è mancato lo spettacolo in pista e anche gli illustri ospiti hanno gradito. Bella la festa per Rinaldi da parte di Dovizioso e Pirro.
LE PAGELLE:
Alvaro Bautista 9: sbaglia solo la Superpole Race, ha nel taschino quel qualcosa in più, ma per ora lo dosa con cura
Jonathan Rea 6: ci prova, ci riprova, resiste, ma non è abbastanza per quello che lo aspetta
Michael Ruben Rinaldi 6: bello il podio finale, ma troppi alti e bassi, troppe promesse che non si concretizzano
Honda HRC 7: la progressione c’è e la decisione di mettere le morbide nella Superpole Race sono degne di una team votato all’attacco
BMW 5: altro week end disastroso, la casa tedesca deve rivoluzionare, brancolano nel buio e non c’è luce in fondo al tunnel, Honda ci ha messo di meno
Prossimo appuntamento per settimana prossima con la MotoGP in Germania.
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