Torna alla vittoria Pecco Bagnaia e la Ducati ufficiale, in un week end perfetto per la casa di Borgo Panigale stona solo la prestazione da campione navigato di Fabio Quartararo, è tardi per Pecco?
In un campionato così lungo sicuramente non è ancora tardi, lo abbiamo detto tante volte che ci sono abbastanza gare per rimettere in corsa anche i non pervenuti, ma di certo si attendeva di vedere se nel toto vincitori ci fosse qualcuno in grado di spiccare. L’attesa è stata lunga, ma dal mazzo è uscito proprio l’attuale campione del mondo Fabio Quartararo.
QUARTARARO VERO RE: porta a casa il massimo
Il pilota francese oggi è riuscito a mantenere il livello della Ducati più muscolare, quella di Bagnaia, facendo sembrare quella Yamaha tanto vituperata e inerte nelle mani dei suoi compagni di marca, quasi la moto migliore. Un’analogia molto marcata con Marc Marquez, che potrebbe segnare il percorso della Yamaha nel prossimo futuro. Merito di un ragazzo che ormai si arroga il diritto di trattare cifre astronomiche per l’ingaggio, di criticare la propria casa costruttrice, di minacciare di andarsene, ma soprattutto di gestire una situazione caotica in campionato come fosse un navigato campione, una caratteristica che non può lasciare indifferente Yamaha.
Intanto in Ducati festeggiano il bandolo della matassa che si risolve, dopo un avvio difficile con questa GP22, così diversa dalla precedente da necessitare un nuovo adattamento di Pecco, è arrivato un vero e proprio dominio in questo week end, con pole, vittoria e giro veloce, un filotto che promette bene, ma che lascia incertezze proprio in virtù delle caratteristiche della GP22, così reattiva su un circuito Yamaha, ma che ora necessita di una conferma sui circuiti solitamente vantaggiosi per la rossa, fatta soprattutto di cavalli motore.
LA GARA: Bagnaia in fuga, ma dietro che duello!
Gara che concentra tutta la sua attenzione nel confronto tra Marquez, Miller e Espargarò, dopo una partenza perfetta di Bagnaia, che gli permette di arginare Quartararo per i giri necessari a impostare il suo ritmo e a tenerlo a distanza fino a fine gara. Il duello vero è tra Marquez e Miller, lo spagnolo ci prova in tutti i modi a trovare un varco, ma Miller stacca profondo. Espargarò segue, sembra non avere la moto per affrontare i due contendenti, ma a cinque giri dalla fine riesce a passare prima Miller e subito dopo Marquez autore di un errore. Da lì Aleix riesce a scappare e a distanziare i due avversari. C’è tempo giusto all’ultimo giro dello show Marquez che regola Miller e chiude quarto.
Marc Marquez che resta uno dei principati indiziati per il titolo mondiale, oggi non ancora a suo agio su una moto che continua a criticare, frutto del tentativo di Honda di creare una moto adatta ai sostituti di Marc. L’otto volte campione del mondo però è riuscito nuovamente a capitalizzare un week end altalenante, punti importanti per la classifica mondiale che gli permettono di mantenere la posizione e guardare ad una parte di stagione in cui sarà in grado di staccare qualche biglietto da 25 punti.
APRILA UNA CERTEZZA: via le concessioni, ma quei timori di Espargarò...
Marquez che ha assediato per tutta la gara la terza piazza, un desiderio forsennato di salire a podio che si è però dovuto arrendere ad un’Aprilia ancora una volta davvero in forma, che gara dopo gara fuga ogni dubbio sul suo valore. Manca ancora all’appello Maverick Vinales, ma Espargarò occupa puntualmente le posizioni davanti, prima fila e podio, fino a estromettere la casa di Noale dalle concessioni per i team più poveri di risultati, fino a occupare la seconda piazza del mondiale. Resta il dubbio di una gara tutta d’inseguimento, con una moto che è apparsa superiore appena libera, ma con un Aleix quasi timoroso di frizioni con re Marquez, quando Marquez non si sarebbe fatto alcun problema. Troppa prudenza per un pilota così focoso?
Tra chi delude in questo week end abbiamo Enea Bastianini, solo ottavo al traguardo, deludono le Suzuki e Alex Rins in particolare, che da cointestatario di capolista mondiale si trova ora a venti lunghezze di distanza, non pervenuto ancora Vinales, deludono anche le Ducati del team Pramac che ci hanno abituati ad essere protagoniste.
Prossimo appuntamento con la MotoGP tra due settimane a Le Mans.