Categoria: Sport

Se Monza è il tempio della velocità, oggi la divinità è stato il corsaro e la sua Aprilia. Dominatore incontrastato fin dalle prove, ha dato l'impressione per tutte e 2 le gare di non avere rivali veri. Per quanto Haslam, Toseland e Crutchlow gli siano stati a turno incollati agli scarichi, non hanno mai dato l'impressione di poter andare via.

 

 

Solo Haslam, grazie al solito motore Suzuki, è riuscito a stare davanti un giro per ogni gara. Ma in entrambe le occasioni è sembrato che la Suzuki non avesse abbastanza cavalli tenere a bada l'Aprilia a reazione, unico oggetto a non essere bloccato dal divieto di volo, se non sfruttando la scia.

Da segnalare il distrastro di Rea, annunciato come protagonista nella gara monzese, è finito in entrambe le gare ad assaggiare l'asfalto. In crescita invece le BMW che con Troy Corser, il vecchio coccodrillo, agguanta il podio in gara 2.

Ancora in sordina invece le 2 Ducati. Anche se prevedibile visto i lunghi rettilinei di Monza, ci si sarebbe aspettato di più per lo meno da Fabrizio, che nelle prove aveva fatto ben sperare.

Nonostante il dominio di Max Biaggi, è stato come ogni gara del campionato SBK un turbine di emozioni, mai scontata, mai senza il cuore in gola. Il pubblico ha sicuramente premiato lo spettacolo, inondando a fine gara il lungo rettilineo di appassionati veri.

Prossimo appuntamento, sud Africa domenica prossima.

BluWolf

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