Marquez campione del mondo
Categoria: Sport

Settimo titolo mondiale per Marc Marquez, che con una splendida vittoria in Giappone chiude i giochi con tre gare d'anticipo. Prova Andrea Dovizioso a rinviare i festeggiamenti, ma una caduta a due giri dal traguardo lo relega lontano in classifica gara e piloti. Buona prestazione di Valentino Rossi, ma resta giù dal podio.


Purtroppo era scritto nel destino, il giovane campione spagnolo, talmente giovane da far paura anche a Giacomo Agostini, è diventato maturo e consapevole, maturo abbastanza da capire come e quando mettere a frutto il suo grande talento in gara, e consapevole della sua forza come dei suoi punti di miglioramento, qualcosa che cura ad ogni gara, analizzando e verificando il suo stile come quello dei principali avversari, fino a farli diventare parte del suo bagaglio, un crescendo di talento e tecnica che ad oggi sembra essere inafferrabile, inarrestabile.

MotoGP Giappone 1

Davvero difficile analizzare il complesso scenario che si è venuto a formare durante questa annata. La Honda RCV213V non è di certo la moto migliore del lotto, a parte Marc gli altri piloti hanno avuto un comportamento altalenante, Cruchlow forse il migliore con qualche podio, Pedrosa mai in evidenza, Morbidelli l'ombra del talento che ha vinto la Moto2. Così sale alto al cielo l'inno a Marc il grande, dimenticando forse che Honda potrebbe aver deciso di puntare tutto sullo spagnolo, cucendo una moto su un solo pilota, quello buono.

Dall'altra parte della barricata ci sono le rosse, con una moto decisamente più performante, la più performante, ma senza ancora un pilota da titolo mondiale. Il Dovi di certo è il più accreditato, ma come ha fatto vedere ancora oggi qualcosa manca, è quando si è al limite, forse anche oltre, che Marc e i suoi sette titoli fanno la differenza, mentre il Dovi appare ancora un po' troppo sul bordo, sul ciglio, pronto a cadere dall'altra parte come accaduto in troppe gare di inizio campionato, come accaduto oggi.

MotoGP Giappone 2

Il vantaggio è che la moto c'è, c'è per il Dovi e per alcuni altri piloti che con la Ducati possono giocarsela là davanti, anche se i posti, da quando Suzuki ha cambiato passo e da quando l'Aprilia di Aleix Espargaro si piazza spesso nei primi 10, sono diminuiti.

Gara da spiegare in poche parole, è stata una fuga a 3 piloti, con il Dovi davanti per tutta la gara, tranne qualche piccola parentesi, con Marc Marquez e Cal Crutchllow a inseguire. Dietro un buon Valentino Rossi a inizio gara, poi ripreso dai due alfieri di casa Suzuki, le moto di Hamamatsu sono sembrate più veloci di quella di Iwata, l'unica in buon piazzamento, già dopo un terzo di gara.
Gli indugi si rompono a pochi giri dalla fine, quando Marc sazio dell'attesa rompe gli indugi e pasa davanti ad Andrea, con l'ovvio intento di andare a prendere vittoria e titolo. Andrea Dovizioso non sembrerebbe così in difficoltà, tiene la ruota anteriore della Ducati incollata alla posteriore della Honda, al penultimo giro sta per scatenarsi la solita bagarre, ma nell'intento di stare attaccato a Marc al rientro sul rettilineo, Andrea mette in crisi l'anteriore della Ducati, che lo molla e lo manda nella ghiaia. Gara e campionato finito, ringrazia la Suzuki di Rins che sale sul podio, quella di Iannone è già andata da qualche giro nella ghiaia, ringrazia soprattutto Marc che si fa l'ultimo giro in relax, un giro trionfale davanti ai vertici Honda, non tanto per l'ennesimo titolo, ma per avere in casa un campione così tosto e nel pieno del suo vigore.

MotoGP Giappone 3

Cosa accadrà l'anno prossimo con Jorge Lorenzo nello stesso box? Il maiorchino è duro, freddo, meno ridanciano anche se, forse, più trasparente, saprà far sua velocemente la Honda che solo con Marc sembra saper dare il meglio? Non sarà una facile convivenza, visto anche l'infortunio che ha costretto Jorge fuori gara, infortunio che attribuisce proprio al nuovo compagno. Resta il fatto che il team Honda sembra essere ancora il migliore, quello più quotato, mentre in Ducati si sono portati in box un Petrucci che non può essere, per ora, confrontato con un pluricampione del mondo. Yamaha non ha cambiato piloti, con il solo Valentino a tener duro, Vinales ha bisogno di più forza psicologica per riuscire a passare sopra ai problemi Yamaha e rimettersi in corsa per un titolo. La nuova Yamaha 2019 darà un'ultima chance a Valentino di lottare per un campionato del mondo?

C'è perplessità invece per Suzuki, che ha investito in maniera "anomala" sui piloti, prendendo un pilota dalla Moto2 che non ha vinto, e rifiutando un matrimonio con un Lorenzo, che per lo sviluppo, oltre che per i risultati della moto di Hamamatsu, poteva fare molto bene.

Cosa resterà di questo campionato 2018? Beh restano ancora tre gare da godersi, da assaporare, magari con un po' più di divertimento, per quanto ce la racconti il commentatore è quasi tutto questione di bagarre tra due piloti, non tra molti, davvero poco di più da offrire di una Superbike tanto vituperata, se non un modo più entusiasta di raccontarla.

Week end affollato di gare, con la Superbike che chiude la stagione con due Gare in notturna a Losail, il venerdì e il sabato, mentre la MotoGP va in scena sullo splendido circuito di Phillip Island il mattino della domenica, un grande week end di gare.

Wolf

Ritratto di Wolf

Risultati e classifiche

 

Back To Top
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.