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MotoGP Aragon Marc Marquez
Categoria: Sport

Gara della MotoGP di casa per Marc Marquez che vince ad Aragon, l'incognita impossibile da risolvere stravolge i calcoli del team giapponese e inforca una morbida poco prima della partenza, che lo porta a rompere la resistenza di un Andrea Dovizioso indomito. Convince Andrea Iannone con la Suzuki che arriva sul podio ad un soffio dai due primatisti. Fatica Rossi ma ci mette una malapezza.


Le rosse in prima fila e tutti si aspettavano un assolo, dopo le ultime gare è chiaro a tutti che le moto migliori del lotto sono le Ducati, ma nessuno perde di vista Marc, che in ogni momento riesce a mettere qualcosa in più, anche quando le cose si fanno difficili, e meglio quando le cose si fanno molto difficili. Ancora una volta si conferma la qualità migliore del pilota spagnolo, che racimola punti in ogni condizione e che a differenza degli altri non fa zeri in classifica.

MotoGp Aragon 1

Non c'è modo di combattere con un pilota di questo calibro, se non fare meglio, se non vincere sempre, ma poi arriva una pista sulla quale il pilota spagnolo si stente a casa, è a casa, e si intasca anche una vittoria, un altro mattone, forse un macigno su questo campionato che minaccia di chiudere i battenti anzitempo. In lizza per il settimo titolo, il giovane Marc è pronto a schiantare qualsiasi record, a meno di vedere in pista un'altra moto o un altro pilota che siano imbattibili, come ad esempio un  Dovizioso 2.0, un Dovizioso che non sbaglia.

Gara che parte con il botto, quello di Jorge Lorenzo, che alla prima curva, nel tentativo di non perdere il primato mette il posteriore di traverso fino a quando il toro rosso (ops) imbizzarrito lo scarica con un highside vecchia maniera. Il maiorchino finisce malamente a terra con un dito lussato e uno fratturato.

MotoGp Aragon 2

Davanti ci va Andrea Dovizioso, inseguito da Marc Maruqez e dalle due Suzuki di Iannone e Rins. Le Suzuki sono attese all'abbandono come spesso è accaduto, ma il quartetto è abbastanza unito. Le moto in blu perdono qualche metro, ma quando a 10 giri dal termine inizia la disputa vera e propria tra Dovizioso e Marquez, le Suzuki ne approfittano per riportarsi sotto. Il countdown parte proprio da 10, dieci giri in cui prima Marc si porta davanti, il Dovi per qualche giro fatica, poi riagguanta Marc, ma l'episodio più bello arriva a cinque giri dalla fine, quando nel tentativo di sorpassare il Dovi, Marc va lungo, ingarbuglia la situazione, permette a Iannone di appaiarsi con le tre moto sulla stessa linea, Iannone che per un attimo prende la prima piazza, peccato che il motore di Hamamatsu abbia ancora un gap di cavalleria, e viene risucchiata sul rettilineo.

Episodio archiviato, è tempo di chiudere la situazione, Marc passa a quattro giri dalla fine infilandosi come sempre rapido in poco spazio, e poi allunga quel tanto che basta per impedire a Dovizioso di reagire.

Grande prova comunque coriacea e talentuosa di Andrea Dovizioso, tanto da causare un'euforia in Marquez davvero fuori scala, forse figlia di quella doppietta in prima fila delle rosse, forse per quel colpo di genio di montare le morbide all'ultimo momento fuori da ogni scientifico metodo giapponese.

MotoGP Aragon 3

Davvero deludente la prestazione delle Yamaha, Valentino è ancora il migliore, ma il suo lamento davvero provocatorio nei confronti di una Yamaha che tra le righe accusa di inerzia nei confronti di una situazione, una moto, ormai lontana dalla competitività delle migliori, diventa nitido in pista quando anche un'Aprilia ancora in fase di crescita appare nettamente migliore. La moto simbolo del blu è diventata la Suzuki, è parsa quasi curiosa la stretta di mano nel dopo gara tra Rossi e Iannone, le due moto in blu appaiate, con la Suzuki che poi riparte e lascia indietro la Yamaha. Quasi un passaggio di testimone.

Gara che pesa quindi come un macigno sulla classifica, bravo davvero il Dovi, ma non basta per la consistenza di questo Marquez, che vince anche sulle polemiche e sulle accuse, come quelle di Lorenzo nel dopo gara, ma che ad oggi non hanno inciso in alcun modo sul pilota spagnolo, nemmeno per vie regolamentari, nemmeno in quel lontano 2015 quando il maiorchino potè approfittare di quel Marquez che fermò in tutti i modi Rossi.

Prossimo appuntamento a Magny Cours con la Superbike.

Wolf

Ritratto di Wolf

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