Superbike Thailandia
Categoria: Sport

Il campionato mondiale Superbike esce dal caldo infernale della Thailandia con due gare caratterizzate da spettacolo e da qualche conferma, torna Jonathan Rea sul primo gradino e si porta in testa al campionato, anche se soffre nella seconda giornata dove lascia il campo al solito rivale, Chaz Davies.


Eravamo tutti in attesa del round di conferma di quanto visto nel solito turno un po' pazzo di Phillip Island, dove spesso accade l'impensabile, o dove semplicemente capita di sognare che il piccolo Marco Melandri sia già pronto a involarsi in un campionato vittorioso, in quello che sarebbe un canto del cigno pieno di patos per la Ducati Panigale bicilindrica.

La Thailandia ha offerto uno spettacolo più regolare, viziato anche dai nuovi regolamenti che hanno messo in buona difficoltà le Kawasaki, o per lo meno hanno messo la lepre più vicina alla muta dei cani. Dopo questo po' di spettacolo ci si doveva attendere la prima tornata di slogan dai fautori e detrattori del nuovo regolamento, ma la verità è che lo spettacolo non è fine a sé stesso, se in pista qualche sorpasso in più si vede, il tutto deve diventare interesse e passione del pubblico, altrimenti come già detto si avrà uno dei tanti campionati minori già disponibili, spettacolari in pista, ma inconsistenti nell'interesse del pubblico.

Jonathan Rea Thailandia

Due gare molto diverse per risultato e protagonisti, Gara1 che parte fin dai primi giri all'insegna del solito Jonathan Rea, che dopo soli due giri riesce ad agguantare la prima posizione per non mollarla più per il resto della gara. Chi si occuperà invece di dare spettacolo sarà Leon Camier sulla Honda CBR1000RR, che riesce a tenere la seconda piazza per più di metà gara, ma che dal dodicesimo giro deve incrociare i guantoni con le Ducati inseguitrici di Chaz Davies e di Xavi Fores.
Davvero esaltante la prestazione della Ducati Panigale del team Barni, simbolo già dello scorso anno di un team privato che è riuscito a competere senza aiuti o mistificazioni, con un pilota che si dimostra sempre coriaceo e affilato. Gara che si conclude con un podio Rea, Fores, Davies, derubando un po' Leon Camier di un podio che sarebbe stato tutto meritato e avrebbe generato molta fiducia nel box Honda.

Gara2 tutta diversa, dalla griglia "frullata" parte sulla prima casella Leon Camier, pronto forse a ripetere una buona prestazione, ma che presto viene inghiottito dai veri protagonisti, partendo dalle due Yamaha di Van der Mark e Lowes. Solita arrembanza al via invece per Jonathan Rea e Chaz Davies, che in soli tre giri si sono portati a ridosso delle due Yamaha, ma a differenza di Gara1 qualcosa si è inceppato nel meccanismo Kawasaki. Davvero tanti gli errori e le difficoltà di Rea, che si saprà a fine gara essere dovuto per lo più ad un problema con la pompa del freno, difficoltà che lo hanno costretto a lottare per tutta la gara con avversari del calibro di Camier, Fores, Melandri, riuscendo solo nel finale a mettere una pezza chiudendo quarto.
Pochi problemi invece per Chaz Davies, in testa dall'ottavo giro non ha dato modo alle due Yamaha di reagire al suo ritmo, portando a casa la prima vittoria stagionale.

Marco Melandri Thailandia

Paurosa invece la prestazione di Marco Melandri, atteso alla verifica dopo la splendida vittoria di Phillip Island, ma vittima di sbacchettamenti tremendamente spettacolari della Panigale, che sui rettilinei a velocità intorno ai 300km/h sotto al suo poco peso diventa una specie di giostra incontrollabile, speriamo che Ducati riesca a sistemare il problema, difficile che il ravennate possa portare a casa molte vittorie in queste condizioni.

Week end che ha offerto spettacolo ed emozioni, ma che nel rimescolare le carte ha tirato fuori il solito re dal mazzo, Jonathan Rea. Le cose non sono quelle di sempre, impensabile che con interventi così drastici sul motore Kawasaki tutto possa essere rimasto uguale, ma per ora il meccanismo dell'addendo Rea+Kawasaki non si è ancora spezzato del tutto.

Superbike Thailandia

Belle davvero le prestazioni di Leon Camier con una Honda in buona forma, ma specialmente quella del solito Xavi Fores, che sembra ormai essersi abituato alle posizioni buone. Yamaha in forma, protagoniste certe delle posizioni di fascia alta, sono quelle che come team hanno raggiunto una concretezza tale da metterle nel gruppo con Kawasaki e Ducati, ma manca e ci si attende ancora quel guizzo in più, sempre che i piloti siano quelli giusti.
Un po' deludenti le Aprilia, attese a gareggiare per il podio, ma che hanno avuto un week end difficile. Savadori ancora dolorante ha fatto il possibile, mentre Laverty in Gara2 è stato vittima di un brutto incidente.

Prossimo appuntamento con la Superbike è ad Aragon, mentre ci risentiremo tra due settimane per la MotoGP in Argentina.

Wolf

Ritratto di Wolf

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