Civ Mugello
Categoria: Sport

C’era solo una cosa che poteva offuscare la vittoria (annunciata) del campionato da parte di Michele Pirro: una gara da leggenda dello stesso Pirro. Può sembrare surreale, ma al termine del weekend del CIV al Mugello non si è parlato del titolo agguantato con tre gare di anticipo;

non si è parlato dell’impresa di Zanetti che è finalmente riuscito a vincere la sua prima gara di questo 2017 abbandonando nello stesso momento ogni velleità aritmetica di vittoria del campionato. Al Mugello si è parlato solo della gara di domenica. Con il titolo già in tasca dopo il secondo posto al fotofinish del sabato, Michele Pirro era libero da ogni pressione ed era pronto a menare le danze sotto la pioggia che aveva iniziato a cadere pesante da mezzogiorno. Sembrava il prologo alla “solita” gara.

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E invece no. Pronti via e alla staccata della San Donato Pirro si è ritrovato per terra a rialzare la sua Panigale. Trenta secondi di distacco dal primo. Facce scurissime ai box e gara ormai data per persa. Ma mentre al comando si alternavano Zanetti, Marino, Tamburini e Calia e mentre piloti più o meno blasonati rimanevano vittima delle insidiose condizioni della pista (leggi Marchionni, Conforti, Baiocco, Marino, Manfredi e Goi) Pirro iniziava la sua rimonta. Passaggio dopo passaggio è parso chiaro a molti, a tutti, che il vincitore della gara si sarebbe deciso all’ultimo giro.

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Perché Michele i giri a disposizione li ha usati tutti, e li ha usati bene. Alla penultima tornata il pilota del team Barni Ducati ha agguantato Tamburini, l’ultimo a resistere, e lo ha lasciato al palo privandolo della gioia di giornata. L’ultimo giro è stato quasi una passerella che ha permesso a Pirro di realizzare l’impresa e che ha consegnato alla storia questo weekend mugelliano. Che Michele fosse un pilota superlativo lo si sapeva e lo si è visto ogni volta (o quasi) che si è confrontato con gli assi della MotoGp durante le sue wild card. Che fosse di un’altra categoria nel CIV è pensiero piuttosto diffuso. Con la gara di domenica anche i più scettici si sono dovuti ricredere ed uniformare al pensiero comune. Non poteva esserci un sigillo migliore ad una stagione esaltante e non poteva esserci migliore “vendetta” per aver conquistato il titolo nell’unica gara finora non vinta nel 2017.

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E’ chiaro che dopo una domenica come questa ci si dimentichi del sabato. Ma così non deve essere. La gara di sabato rimarrà comunque scolpita nella memoria degli appassionati come una delle più tirate, delle più “vere” e finalmente con un finale diverso da quelli a cui ci si era ormai abituati. Lorenzo Zanetti ha preso in mano le redini della corsa sin dal primo giro, ha tirato da subito come un forsennato e ha risposto a suon di controsorpassi alle velleità di vittoria di Pirro. L’arrivo in volata ha solo rappresentato la ciliegina sulla torta per una giornata da incorniciare per il team Motocorsa: pole position e vittoria.

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Agli altri sono rimaste le briciole. Sabato il podio è stato completato dal sorprendente compagno di Pirro: Samuele Cavalieri. Il giovane rookie ha impiegato buona parte della stagione per prendere confidenza con moto, squadra e ritmi ma ora sembra entrato nel giro “buono”. La domenica assieme a Pirro sul podio sono saliti Tamburini e l’ottimo Kevin Calia, appena rientrato nel campionato con una nuova moto (Kawasaki). Weekend da dimenticare o quasi per Mateo Baiocco, ufficialmente campione uscente.

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L’Aprilia sta facendo progressi e Baiocco rimane sempre il riferimento della casa di Noale ma gli sforzi per ora non bastano: al momento le Ducati del team Barni e del team Motocorsa sembrano viaggiare su dei binari, soprattutto sul dritto. Al quarto posto del sabato ha fatto seguito un mesto ritiro per caduta sotto l’acqua della seconda gara. Rimane quindi solo Vallelunga per cercare di concludere la stagione con l’acuto che ancora manca. In Moto3 invece il discorso per la vittoria del campionato rimane prevedibilmente aperto con tre piloti (Spinelli, Zannoni e Groppi) che possono ancora ambire matematicamente al titolo con 50 punti da assegnare. La gara di sabato ha nuovamente visto il dominio della wild card Stefano Nepa che in due giri ha salutato il gruppo andando a vincere per distacco. Sotto l’acqua di domenica invece è stato Alessandro Delbianco ad aver ragione su tutti, regalando finalmente la prima vittoria della storia al team Mahindra gestito da Max Biaggi. Le due gare di Vallelunga si presentano così fondamentali per l’assegnazione del tricolore.

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In Supersoprt solito grandissimo spettacolo vittoria di Stirpe al fotofinish nella gara di sabato e di Giugovaz in quella di domenica.

Ilario Dionisi guida ancora la classifica ma sono cinque i piloti ancora in grado di aspirare alla vittoria finale (Dionisi, Stirpe, Bussolotti, Morrentino e Gabellini).

Tra due weekend appuntamento quindi con il gran finale di Vellelunga per l’appuntamento conclusivo del CIV. Fuochi d’artificio garantiti!

Risultati e classifiche completi disponibili su www.civ.tv

Foto di Marco Lanfranchi

Fagna

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