Categoria: Sport

L’ultimo appuntamento del CIV al Mugello è da sempre stato ricco di emozioni e di colpi di scena, vuoi per il meteo spesso capriccioso o per l’aggressività dei pretendenti al titolo che iniziano a percepire chiaramente l’atmosfera da “ultima chance”.
Anche questo anno non si sono fatte eccezioni: con tre titoli importanti ancora da assegnare le battaglie sono state furenti e disputatesi sotto la pioggia del Sabato e in una Domenica più che autunnale.

La portata di questi ultimi due Round SBK è stata incrementata da tre grandi wild card: il Team BMW Altea ha “regalato” un weekend da pilota a Michael Fabrizio e Sylvain Barrier ha sostituito l’infortunato Alessandro Nocco sull’Aprillia del team Nuova2M. I due protagonisti di stagioni passate nella WSBK hanno avuto in realtà molte sfortune al Mugello ma hanno di certo alzato l’interesse sulla serie. Discorso più ampio ed emozionante per Eddie LaMarra, riportato in pista dal Team Barni Ducati.

A più di tre anni dallo spaventoso incidente di Misano che ha rischiato di costargli la vita e la carriera Eddie ha saputo rimettersi in gioco. Ha ripreso in mano quella Panigale che lo aveva scagliato in aria senza pietà e si è rimesso in gioco in mezzo agli altri, assistito dall’omnipresente compagna Alessia Polita. I risultati sono stati incoraggianti e si può dire che LaMarra non ha perso il polso destro sull’asfalto di Misano Adriatico. Il futuro è ancora tutto da scrivere ma il nuovo capitolo è stato appuntato.

Il titolo più atteso, quello della classe regina, si è assegnato solo dopo l’ultima gara. Ha vinto Matteo Baiocco, l’unico protagonista veramente all’altezza di prendersi ciò che teoricamente era di Pirro, ma non senza patemi e difficoltà. Tanto per rendersi conto delle insidie dell’asfalto di Sabato, la gara si è subito aperta con la caduta di Pirro nel giro di formazione. Campanello di allarme per molti, per Baiocco in primis. Partito bene nei primi giri, Matteo ha poi tirato i remi in barca continuando a retrocedere in classifica ma pur sempre tenendo d’occhio i principali avversari per il titolo. L’occasione l’ha colta uno splendido Lorenzo Lanzi che ha saputo decidere di usare le gomme Bridgestone da bagnato pur non avendole mai provate prima e che ha interpretato al meglio le critiche condizioni atmosferiche.

La gara della Domenica ha invece avuto un decorso più “normale” con Pirro che ha colto la nona vittoria su dieci gare (3 su 10 al netto della squalifica) davanti a Deni Schiavoni e al neo campione italiano Matto Baiocco. Anche in questa occasione Matteo ha corso da ragioniere cercando di evitare qualsiasi rischio. A gara finita c’è stato ancora spazio, purtroppo, per risentimenti e polemiche. Michele Pirro ha infatti disertato i rituali festeggiamenti sul podio, per far poi capolino nuovamente solo in occasione delle foto di rito sul podio (potere degli sponsor!).

Ecco, questa è stata forse la vera nota stonata dell’anno. E’ da quando si è saputo della squalifica che Pirro ha cambiato atteggiamento e sembra decisamente essersela legata al dito con tutti: Federazione e rivali. Tuttavia, come è vero che nessuno si è mai sognato di mettere in dubbio le qualità di Michele (pilota di un’altra categoria), è altrettanto vero che la non conformità regolamentare riscontrata sul suo motore dovesse essere sanzionata senza se e senza ma.
Il fatto che la penalizzazione sia andata a colpire in modo decisivo proprio il pilota più in forma ha fatto uscire a testa alta la Federazione Italiana, capace di lanciare in questo un messaggio netto e chiaro a tutti i partecipanti: la legge è uguale per tutti. Se è vero che, come sembra ad oggi, né Pirro né il Team Barni proseguiranno la loro avventura nel CIV allora, forse, qualcuno dovrebbe rivedere la propria idea di sportività e di onestà. Chi sbaglia paga, che sia in buona o malafede. Così è stato e così deve sempre essere, ad iniziare dai top Team che devono essere da esempio anche al ragazzino della PreMoto3.

Il neocampione italiano intanto si gode il successo (il terzo nella categoria) e aspetta di conoscere il suo destino per il prossimo anno. Il Team Motocorsa pare non avere ancora deciso che strada percorrere nel 2017 nonostante il titolo appena conseguito. Alcuni rumors parlano di un possibile passaggio nella WSBK mentre altri vedono il Team ancora inserito nel CIV per fare poi il grande salto solo nel 2018. La cosa che sembra certa è che il percorso di Baiocco e del Team Motocorsa sarà lo stesso. Pur avendo sofferto di numerosi problemi di gioventù, la squadra e il pilota sembrano aver stretto un forte legame e creato un affiatamento che potrebbe portarli lontano. La sensazione è che basterebbe equipaggiarsi con delle Michelin per fare il salto di qualità, almeno nel CIV; la WSBK, si sa, è un’altra storia.

Lo spettacolo più puro si è invece avuto nelle classi SS e Moto3. Dopo una battaglia domenicale tra otto piloti durata tutta la gara, Pagliani è per la seconda volta campione italiano Moto3. Il titolo SS è stato invece assegnato al Sabato dopo colpi di scena fino all’ultimo giro. Massimo Roccoli e la sua MV si laureano nuovamente campioni italiani nonostante le insidie arrivate da giovani e agguerriti piloti promettenti. Le sfide per il prossimo anno non mancheranno e Roccoli dovrà per forza battersi ancora di più per ripetere l’impresa nel 2017.

Risultati e classifiche completi disponibili su www.civ.tv

Marco Lanfranchi per aMotoMio

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