Categoria: Sport

Torna a trionfare Valentino Rossi, con un week end "quasi" perfetto all'università di Assen, sporcato solo da quell'ultima curva destinata a scatenare bagarre da tastiera tra valentinisti e anti-valentinisti. Quesi ci riesce un ritrovato Marc Marquez a rovinargli la festa, ma chiude come spesso accade con una sportellata che da spettacolo. Arranca Lorenzo, ma si difende bene.


Dopo le quattro vittorie consecutive di Jorge Lorenzo e le difficoltà in prova di Valentino, era inimmaginabile un week end così limpido per il nove volte campione del mondo. Che qualcosa bolliva in pentola lo si è capito dalla pole di venerdì, giornata inusuale per le qualifiche e ormai altrettanto inusuale per Rossi mettere in fila tutti sulla griglia di partenza.
Restava da vedere cosa sarebbe successo allo start, visto il ritrovato Marc Marquez che buttato nel cassonetto il telaio 2015 della sua Honda e ricomprato da un collezionista quello da collezione 2014, aveva fatto segnare anche il miglior warmup, e senza mai sottovalutare il compagno di box, che anche dall'ottava casella non si poteva dare per morto.



Questo il trio vero da tenere d'occhio, visto che Dovizioso era attardato addirittura alla 10^ casella e visibilmente in difficoltà.

Allo start ci vuole meno di un giro per delineare lo svolgimento della gara, tre per sancirla definitivamente. Partito davanti Rossi, è Marquez che regola subito Aleix Espargarò e la sua sorprendente, in prova, Suzuki, per mettersi in coda alla Yamaha. Da dietro arriva come un missile Jorge Lorenzo, che scatta come una fionda, e dall'ottava casella, prima della fine del primo giro, è già terzo. Il trenino si mette così in fuga, lasciando gli altri a disputarsi il resto, ci si può chiedere se Rossi possa resistere a QUEI DUE, ma Jorge dopo tre giri inizia a cedere terreno, mai a posto per tutto il week end, non lo è nemmeno il giorno della gara.

Restano Rossi e Marquez, con il giovane spagnolo sempre più ringalluzzito perchè seduto sull'attrezzo che più gli aggrada, e Rossi al top della forma. Si inseguono così fino a 7 giri dalla fine, quando Marquez rompe gli indugi e passa Rossi. Questa volta è Rossi ad accodarsi e a studiare lo spagnolo, capisce di averne di più e a tre giri dalla fine ripassa per tentare il rush finale. Sembra poterlo fare, mette tra lui e lo spagnolo mezzo secondo, che visti i 20 giri incollati, sembrano uno spazio incolmabile. Ma ancora una volta Marc fa un miracolo, nell'ultimo giro da il tutto per tutto, e con il suo solito giro senza rete divora il vantaggio di Rossi.



E' a questo punto, all'ultima chicane prima del traguardo, che Marc tenta l'affondo, punta l'interno della curva lasciato libero da Rossi, che invece di proteggere l'interno fa la sua solita traiettoria, ma quanto Marc tocca la corda Valentino ha già mollato i freni, è ancora davanti anche se solo di una ruota, i due si toccano e Rossi deve rialzare la moto, taglia l'ultima curva e vince alla Cairoli con una piccola impennata sulla ghiaia.

Difficile davvero dire quanto c'è di astuzia in Rossi, che non ha chiuso la traiettoria e ha lasciato che Marc si infilasse in un guaio, o quanto sia vero quello che dice Rossi, vale a dire che dove c'è Marquez in bagarre, una o due carenate non mancano mai. Forse è la somma delle due cose, forse Rossi, con astuzia e esperienza, sapeva cosa sarebbe successo. Ma la furbizia e l'esperienza non sono proibite da regolamento.

Sta di fatto che nonostante Marquez si attribuisca la vittoria morale, è lo stesso Livio Suppo a confermare nel dopo gara che riviste le immagini, è risultato chiaro che il contatto ha costretto Rossi sulla ghiaia.



Dietro di loro poco da segnalare. Lorenzo ha fatto gara a sé, chiudendo terzo e salvando il salvabile. Un buon Iannone tiene alto il nome Ducati, chiude ai piedi del podio e conferma la sua posizione in classifica davanti al compagno Dovizioso. Dovi che per tutta la gara ha remato faticosamente in un gruppo nutrito di piloti, chiudendo solo dodicesimo.

Anche Pedrosa è stato abbastanza deludente. Partito dalla quarta casella, è precipitato subito 12° e poi faticosamente è andato a chiudere ottavo.

Ora i punti di vantaggio di Rossi su Lorenzo sono 10, poca cosa visto che siamo solo a metà campionato, ma portano molta fiducia a Rossi che in questo weeke end perfetto ha portato a casa tutto, compreso stare davanti al compagno e battere Marquez sull'autoscontro alla spagnola. Ce la farà il dottore a tenere a bada il martello?

Prossima data con la MotoGP tra due settimane al Sachsenring in Germania.

 

Wolf


Classifiche gara e mondiale

 

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