Categoria: Sport

Il pesarese si dimostra un maniaco della puntualità e sceglie l'appuntamento di Misano, la pista di casa, per la sua prima vittoria stagionale, una vittoria bella,  consistente ed emozionante. Il pubblico di Misano gli tributa un'invasione di pista e cori da stadio come merita un ritorno tanto atteso. Cade Marc Maruqez nel tentativo di arginarlo, resta indietro un Jorge Lorenzo un po' appannato.


Non crediate che il mondo della MotoGP sia tutto business e basta, se qualcuno mi dicesse per esempio che Carmelo Ezpeleta domani andrà ad accendere un cero a S Valentino da Tavullia protettore degli ascolti e delle gare noiose... beh io ci crederei. In molti acclamavano la vittoria del pesarese, più che per questioni sportive, perche è noto il feeling che ha il Vale nazionale con gli ascolti televisivi, e non solo italici. Di sicuro, se tornasse a dar davvero battaglia là davanti, la bagare con Marquez scatenerebbe una nuova ondata di "appassionati". Don Carmelo probabilmente se lo sogna tutte le notti.

 


LA GARA
Ma torniamo alla gara, durata più o meno cinque giri, cinque giri emozionanti che hanno fatto battere il cuore all'impazzata a molti di noi. Pronti via il trio protagonista si piazza subito davanti, Lorenzo partenza a cannone, Rossi gli va dietro e Marquez sgomita un paio di curve con Iannone prima di prendere il suo posto sul codino di Rossi. Nei primi giri sembra che Lorenzo sappia il fatto suo, mentre Rossi entra subito in bagare con Marquez, che non ha nessuna intenzione di subire le due Yamaha. Tra Rossi e Marquez è bagare, Marquez passa e qualcuno pensa già che è stato tutto un fuoco di paglia, ma Valentino non molla. I due si danno battaglia e c'è la sensazione che Lorenzo se ne approfitterà. Deve averlo pensato anche Rossi, che rompe gli indugi, lo agguanta e lo passa. Maruqez fa lo stesso, si accoda a Rossi che stampa giri consistenti, tanto che Marquez fa fatica a stargli vicino.
E qui è il momento cruciale. Qui si mostra la giovane età dello spagnolo, che avendo ancora più cuore che testa, sembra non possa accontentarsi della seconda piazza, deve prendere a tutti i costi quella moto. Così al quinto giro piega talmente tanto da far chiudere lo sterzo. Una piccola scivolata, con la moto che si appoggia e si spegne. Ma per tirarla su e farla ripartire c'è una voluta un'eternità. La rincorsa che riparte dopo molto che tutti i piloti sono transitati produce a fine gara 1 punto simbolico, grazie anche alla caduta dell'ultimo giro di Aleix Espargaro.

 



La gara è un po' tutta qui, Valentino è stato talmente consistente, che Lorenzo non è più stato in grado di avvicicnarsi. Un po di suspance ha resistito per il resto della gara, aspettando che il Dovi superasse Pedrosa, lì ondeggiando tra i 4 e i 6 decimi, ma senza mai davvero avere la possibilità di passarlo. Termina così la gara, con queste 4 posizioni congelate.

Se qualcuno dicesse che è stata una gara emozionante, farebbe solo confusione. E' stata una domenica emozionante, perchè un grande campione ha ritrovato una vittoria d'autore, senza se e senza però. La gara invece, quella di emozioni, è durata pochi giri.

 



TIRANDO LE SOMME
Valentino è sempre un catalizzatore di emozioni, se il suo manico oggi è messo in secondo piano da queste giovani furie, il suo talento è ancora tangibile vedendo la consistenza che riesce ad avere a 35 anni.
Marquez non sarà declassato ad uno qualunque per una scivolata, anzi, se oggi viene il dubbio che con un Rossi in grado di metterlo sotto pressione in ogni gara potrebbe fare qualche errore di troppo, domani lo stesso pilota maturo sarà in grado di portare a casa i 20 punti del secondo posto con il solito sorriso da furbetto.
Lorenzo sull'altalena. Difficile riconoscerlo in questa stagione, il robot degli scorsi anni fa scelte azzardate, si arrabbia, perde il filo, lo ritrova facendo pensare ad una rinascita, e poi di nuovo giù. Azzarda una gomma hard all'anteriore, e la sua gara è compromessa.
Le Ducati che crescono, che ormai si accodano alle 4 factory giapponesi, rischiando di salire sul posio. Ma restano dei dubbi. Questa configurazione factory 2 di certo le aiuta, quali sarebbero le sue prestazioni altrimenti? Dall'altra però sappiamo che va in pista ancora con quell'handicap del sottosterzo. E se GP14.5 che debutterà prima di fine stagione risolvesse quel problema? A voi le considerazioni...

 



E' stata di sicuro una bella domenica. Nel 50° anniversario della prima vittoria di una Yamaha nella classe regina con Phil Read, Valentino ha fatto un bel regalo alla casa dei tre diapason. Ora siamo curiosi di sapere se è stato qualcosa di più di un fuoco d'artificio.

Prossimo appuntamento ad Aragon tra due settimane.

Wolf

 






Classifica gara:
1. Valentino Rossi - Yamaha
2. Jorge Lorenzo - Yamaha
3. Dani Pedrosa - Honda
4. Andrea Dovizioso - Ducati
5. Andrea Iannone - Ducati Pramac
6. Pol Espargaro - Yamaha Tech3
7. Bradley Smith - Yamaha Tech3
8. Alvaro Bautista - Honda Gresini
9. Cal Cruthlow - Ducati
10. Yonni Hernandez - Ducati Pramac
11. Karel Abraham - Honda Open Cardion AB
12. Hiroshi Aoyama - Honda Open Aspar
13. Scott Redding - Honda Gresini
14. Alex De Angelis - NGM Forward FTR-Yamaha Open
15. Marc Marquez - Honda
16. Leon Camier - Honda Open Aspar
17. Michael Laverty - Paul Bird PBM
18. Broc Parkes - Paul Bird PBM
19. Hector Barbera - Avintia Blusens

 



Classifica piloti:
1. Marc Marquez 289
2. Dani Pedrosa 215
3. Valentino Rossi 214
4. Jorge Lorenzo 177
5. Andrea Dovizioso 142
6. Pol Espargaro 98
7. Aleix Espargarò 92
8. Andrea Iannone 92
9. Stefan Bradl 74
10. Bradley Smith 74
11. Alvaro Bautista 64
12. Scott Redding 54
13. Cal Crutchlow 47
14. Hiroshi Aoyama 43
15. Yonny Hernandez 38

 

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