Categoria: Sport

Marc Marquez torna alla vittoria nel gran premio di Silverstone, ma un Jorge Lorenzo ritemprato gli da un gran filo da torcere, con una battaglia che in pista finisce a sportellate. Episodi da moviola? Lorenzo invoca la direzione gara, ma è già tempo di pensare a San Marino. Ma all'orizzonte c'è anche qualcosa di rosso... Ducati.


Marc Marquez ne ha vinte parecchie in Moto2 di gare con qualche sorpasso al limite, qualche sportellata, ma Jorge Lorenzo non ama la guida troppo fisica. Veloce, preciso, morbido nella guida, un pilota in grado di ricalcare la stessa traccia 100 volte senza sbavature. Ovviamente quei due episodi al limite non gli sono piaciuti, anche se di certo non si è tirato indietro. Ma l'opzione di cadere in quell'ultimo sorpasso non gli andava bene, a giusta ragione, è ha dovuto lasciare al dissennato avversario campo libero.

LA GARA

Gara partita un po come al solito, con una bella bagare e Marc Marquez che si trova ad inseguire. Nonostante il difficle week end di qualifica, Jorge Lorenzo si è messo subito davanti e ha cominciato a fare il passo, e che passo. Subito dietro un gruppetto di inseguitori formato da Aleix Espargaro, Dovizioso, Rossi e Pedrosa. Se il duo davanti ha cominciato un inseguimento durato poi per tre quarti di gara senza scossoni, il gruppetto di inseguitori non ha risparmiato bei sorpassi.

 



Espargaro ha tenuto botta solo per pochi giri, prima di essere risucchiato nelle retrovie, mentre il trio che si è giocato il podio, Rossi, Dovizioso e Pedrosa, ha battagliato per tutta la gara. Una bagare costosa in termini di secondi, perchè mentre nella prima metà di gara sono riusciti a tenere il passo dei due missili davanti, nella seconda parte hanno ceduto via via un buon bottino di secondi. I cambi di posizione non sono mancati, sul terzo gradino del podio a turno ci sono saliti tutti, ma quello che è sembrato più sicuro dei propri mezzi e che l'ha occupata di più è stato Valentino Rossi. Così dall'ultima curva è spuntato lui, con Pedrosa alle spalle ma senza l'allungo necessario per bruciarlo al photofinish.

Nel frattempo, a sette giri dalla fine le cose cominciavano a complicarsi per i due fuggitivi. Poteva sembrare il solito copione, Marquez rompe gli indugi, sorpassa e va a vincere, ma Jorge è tornato Jorge. Non lo lascia scappare, anzi riprende un paio di volte la testa e comincia una battaglia con sorpassi MOLTO al limite. Dopo l'ultimo sorpasso però, quello più criticato da Jorge, Marc spreme tutto, mettendo tra sè e il maiorchino quanto basta per farla diventare una vittoria certa.

 

TIRANDO LE SOMME

Insomma, Marquez torna ai suoi fasti, ma non tutto è oro quel che luccica. Alcune cose tornano al loro posto, la Yamaha del maiorchino non è sembrata così lontana dalla Honda, o Jorge è particolarmente talentuoso. Che Marquez faccia la differenza lo si capisce guardando le classifiche, se non fosse per lui oggi sarebbe stata doppietta Yamaha, con Pedrosa abbastanza in difficoltà. Va raccolta però la giusta osservazione di Jorge sulla Yamaha, è veloce si, ma in quei corpo a corpo, la sua eccessiva compostezza e "rotondità" di traiettoria la penalizza, mentre la Honda sembra viaggiare su un binario pazzo come quello nella testa e nell'immaginazione di Maruqez, un'immaginazione fervida!

 



Dietro ci sono cose buone da rilevare.

Capitolo Valentino sulla borsa di Tavullia potrebbe essere definito stabile. Il Vale nazionale non ne ha per stare con quei due anche se vorrebbe, ma vuole sempre più quella seconda piazza di campionato che oggi è di Pedrosa e che lo metterebbe in un miglioramento reale rispetto allo scorso anno.

L'altra cosa che ci piace molto è la stupenda prestazione di Andrea Dovizioso e della sua Ducati. E' vero che è in configurazione Open, mentre la moto è di fatto una factory, ma va sottolineato il miglioramento che gara dopo gara sta portando la GP14 sempre più avanti, sempre più a contatto con le uniche 4 moto eligibili per la vittoria. Presto Dall'Igna metterà in pista l'evoluzione di questa moto, cercando di risolvere anche il mitico problema di sottosterzo. Se con il sottosterzo sta attaccata alle moto di Rossi e Pedrosa, senza cosa potrà fare?

 



Insomma, per la gara di San Marino ci aspettiamo tante buone cose, ma è evidente che con Lorenzo tornato in buona forma il primo gradino potrebbe tornare qualcosa di meno... scontato. A chi non piace questa possibilità a parte a Marquez?

Prossimo appuntamento a Jerez la prossima settimana con il campionato mondiale Superbike. Non perdetelo!

 

Wolf

 

Classifica gara:
1. Marc Marquez - Honda
2. Jorge Lorenzo - Yamaha
3. Valentino Rossi - Yamaha
4. Dani Pedrosa - Honda
5. Andrea Dovizioso - Ducati
6. Pol Espargaro - Yamaha Tech3
7. Stefan Bradl - Honda LCR
8. Andrea Iannone - Ducati Pramac
9. Aleix Espargaro - NGM Forward FTR-Yamaha Open
10. Scott Redding - Honda Gresini
11. Yonni Hernandez - Ducati Pramac
12. Cal Cruthlow - Ducati
13. Karel Abraham - Honda Open Cardion AB
14. Hiroshi Aoyama - Honda Open Aspar
15. Alex De Angelis - NGM Forward FTR-Yamaha Open
16. Leon Camier - Honda Open Aspar
17. Michael Laverty - Paul Bird PBM
18. Danilo Petrucci - ART Octo Iodaracing
19. Hector Barbera - Avintia Blusens
20. Mike Di Meglio - Avintia Blusens
21. Broc Parkes - Paul Bird PBM
22. Bradley Smith - Yamaha Tech3

 



Classifica piloti:

1. Marc Marquez 288
2. Dani Pedrosa 199
3. Valentino Rossi 189
4. Jorge Lorenzo 157
5. Andrea Dovizioso 129
6. Aleix Espargarò 92
7. Pol Espargaro 88
8. Andrea Iannone 81
9. Stefan Bradl 74
10. Bradley Smith 65
11. Alvaro Bautista 56
12. Scott Redding 51
13. Cal Crutchlow 40
14. Hiroshi Aoyama 39
15. Yonny Hernandez 32

 

{AG}2014_08_motogpsilverstone{/AG}

Back To Top
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.