Alla vigilia del Gran Premio di Malesia, la MotoGP si dibatte sull’opportunità di correre a Barcellona per il gran finale, se spostarlo o se… annullarlo.
Non siamo nuovi a vedere gli effetti delle esondazioni di fiumi e torrenti, è quasi un appuntamento fisso per gli italiani, soprattutto per quelli di alcune zone d’Italia come Emilia-Romagna e Liguria. Ma quanto accaduto in Spagna proprio nella zona di Valencia è una tragedia di ben altra dimensione, visto il numero di morti e di dispersi. Una tragedia che colpisce il comprensorio in cui è incastonato il circuito che deve fare da gran finale per una delle stagioni MotoGP più avvincenti e incerte.
Piloti alla finestra
I piloti della MotoGP attendono un riscontro dalla Dorna e dal governo del territorio, che dovranno decidere se è opportuno e fattibile correre a Valencia per la data finale della MotoGP. Se molti piloti si dicono contrari per rispetto alla popolazione colpita, vedendolo dal punto di vista del supporto e sostegno alle attività economiche di una zona in difficoltà potrebbe avere un senso correre come atto di solidarietà. Non sarebbe male se piloti e case, senza fare nome, dessero anche un supporto concreto a nome della MotoGP.
Tanti i fattori di incertezza se la MotoGP non dovesse correre in questa Valencia alluvionata, quale la scelta più opportuna e supportabile? Si parla di trovare un circuito alternativo, cosa non facile a sole due settimane dal week end di gara. Uscire dalla Spagna sarebbe forse un torto agli appassionati spagnoli che hanno acquistato il biglietto e potrebbero spostarsi pur di sfruttare il biglietto.
Cancellare la gara: regalo a Martin o un alibi per Bagnaia?
Resta sul piatto anche l’annullamento dell’ultima gara, possibilità ad ora ancora sul piatto, che porterebbe ad uno sbilanciamento a favore di Jorge Martin al quale basterebbe un week end molto conservativo in Malesia per chiudere con il primo titolo MotoGP in tasca. Forse ingiusto, ma non sarebbe colpa del giovane spagnolo.
Pecco davvero contro questa possibilità? Non sarebbe felice, ma potrebbe dire che non gli è stata data la possibilità di chiudere una rimonta… già molto difficile. Anche se, come si dice nel tennis, sempre meglio far giocare una palla in più, l’errore è dietro… la curva.
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