Per ora sono solo indiscrezioni, ma va accorciandosi la rotta di avvicinamento che porterà BMW in MotoGP. Fantascienza o voglia di conquista?
Tra fantascienza e realtà, forse con il copione più da spy-story, ma Matt Oxley della rivista Motorsport regala questa chicca al mondo motociclistico. La Superbike per BMW è cosa ormai fatta, con Toprak Ragzatlioglu saldamente al comando del campionato 2024, ora la casa bavarese starebbe mirando più in alto, alla MotoGP.
Per farlo a quanto dice il giornalista inglese, BMW avrebbe versato a Suzuki 18 milioni di euro per avere i dati delle ultime stagioni in MotoGP, compresa la 2022 con in sella alla GSX-RR Mir e Rins. Una storia che galleggia, con qualche difficoltà. Difficile pensare che una casa come Suzuki, evidentemente gelosa della sua tecnologia tanto da preferire che i suoi ultimi prototipi andassero alla demolizione piuttosto che venderli o regalarli a suoi ex piloti, possa pensare di vendere i dati direttamente alla concorrenza.
Dall’altro canto va ricordato che la tecnologia in MotoGP corre davvero veloce, i dati vecchi di due stagioni potrebbero essere stati declassati da Suzuki dal punto di vista strategico, passando ad essere un asset più interessante dal punto di vista finanziario.
Quello che però è molto probabile è la data di debutto. Nel 2027 la MotoGP cambierà regolamento, tornando a cilindrate più piccole, 850cc, e avrebbe senso per BMW entrare in un momento in cui tutte le case dovranno adattarsi ad un nuovo format. La missione è scardinare la superiorità Ducati, un po’ come accaduto in Superbike.