Dopo una stagione di debutto positiva, il team MotoGP di Valentino Rossi si prepara ad una seconda stagione con Ducati, ma Yamaha scalpita per riavere la sua pepita d'oro.
C'è subbuglio tra i costruttori per la griglia MotoGP che sfuma troppo sul rosso, e neanche a sbagliare il pomo della discordia è il solito Valentino Rosso, che "sposato" virtualmente con Yamaha e tornato nelle sue braccia durante la carriera motociclistica, ha nuovamente tradita con la solita rossa. Ah queste rosse, che tentazione.
Il problema è solo uno, Ducati come è noto ha messo a disposizione dei suoi clienti il pacchetto migliore, la moto più competitiva al prezzo più interessante. Vedendo la cosa ad un anno di distanza, e secondo i rumors del 2021, la Yamaha M1 che ha sfigurato in pista nell'ultima stagione sarebbe costata al dottore di più della meglio equipaggiata Ducati GP22.
Tutta questione di mercato, ma anche il presidente della FIM Jorge Viegas ha parlato di situazione non bella e ha azzardato la previsione di un team VR46 in Yamaha nel 2024, un anno prima della scadenza di contratto. Situazione non esattamente limpida e lineare, il dottore non ha intenzione di tarpare le ali al suo team per questioni sentimentali e Yamaha ha un solo anno per dimostrare al nove volte campione del mondo di poter mettere in pista una moto nuovamente competitiva per tutti i piloti, non solo per il solito Fabio Quartararo.
Giungono poi voci da Borgo Panigale che sul lungo termine sarà difficile supportare otto moto, ma non è detto che il team che dovrà cercarsi una nuova moto sarà per forza il VR46, il team Gresini dopotutto non è nuovo al cambio di casata.