Le voci e le indiscrezioni su alcuni piloti ancora appiedati corrono e si rincorrono, ma dove finiranno davvero Dovizioso e Lorenzo. La MotoGP li vuole ancora?
Un finale di campionato del mondo MotoGP che lascia alcuni punti interrogativi belli grandi su che fine faranno alcuni piloti di prima grandezza, qualcuno in attività, qualcuno meno. Sicuramente a tenere banco sono le questioni Ducati, se non c'è ancora nulla all'orizzonte per Chaz Davies in Superbike, siamo tutti in attesa che Andrea Dovizioso sciolga il nodo che tiene le bocche cucite dal giorno dell'annuncio di divorzio con Ducati.
Il forlivese ha davvero poche disponibilità, le selle della MotoGP sono praticamente tutte occupate, specialmente quelle ufficiali, con un unico spiraglio su Aprilia che però in molti dicono ormai chiuso. Insomma il Dovi sembra che si dovrà accontentare di fare il collaudatore con quelche wildcard, spunta negli ultimi giorni la pista Yamaha, che sembra ormai aver divorziato dal capriccioso Jorge Lorenzo, e si affainca alla pista Honda e a quella Aprilia. Tutte piste valide e tutte piste già confutate. L'unica cosa chiara è che se in Yamaha e Honda andrebbe a svolgere il ruolo di collaudatore, in Aprilia sarebbe un pilota ufficiale, anche se resta da chiarire la questione Iannone. Chi dice che sarebbe una chiusura a ribasso di carriera in sella ad una moto che sembra non riuscire a fare il salto di qualità, chi invece pensa che una possibilità di competere sarebbe comunque meglio del prepensionamento come collaudatore.
L'altro nodo è quello di Jorge Lorenzo, che dopo i bisticci con Yamaha e dopo le trattative andate male con Ducati, ci si domanda dove e se si accaserà come collaudatore di una MotoGP. Ultima pista quella Aprilia, ma sono gossip che spesso sfumano. In tanti iniziano a chiedersi se davvero Jorge ha un vero desiderio di rientrare, o se stia solo cercando un passatempo nella vita agiata di uno sportivo che può fare la bellavita.
Resta il nodo però delle due Ducati del team Avintia, il team nel quale corre oggi Joan Zarco non ha fatto mistero delle difficoltà in cui si trova, inizialmente accostato all'arrivo in MotoGP del VR46 e poi smentito, resta da capire chi porterà in pista le due Ducati clienti e chi salirà in sella.
Resta l'amara verità che a quanto pare questi due grandi campioni sono diventati di troppo per la MotoGP. Resta il mitico posto da "usciere".
Michele Rubin (Wolf)