Il tempismo non è mai stato il mio forte, e nemmeno la velocità, anche in moto, se poi a questo aggiungiamo il fatto che mi avrebbe fatto piacere avere una copia autografata da almeno uno degli autori ecco che alla fine l’unico modo per averla è stata quella di andarla a prendere direttamente a casa di “Quellochescrive”, naturalmente con elegante ritardo, tanto da poter ritirare insieme al primo volume dell’Almanacco illustrato del Motociclista anche, nel contempo, il secondo volume.
Leggere un libro su Valentino Rossi appena dopo il suo ritiro sarebbe stato scontato, così ho preferito lasciarlo in posteggio, lasciar sedimentare le emozioni, permettere alle parole scritte di essere lette senza l’influenza delle emozioni.