Non ce l’abbiamo fatta a resistere! In attesa di averla in prova per scoprirla in maniera più approfondita ecco un piccolo assaggio.

In effetti ne abbiamo sentite e lette tante su questa novità esplosiva di BMW, a partire dal solito “L’ultima vera GS è…” in una sequenza fatta di opinioni personali e luoghi comuni, tutti accettabili come tali anche se spesso basati su opinioni dettate dal cuore e dalla visione della moto solo nelle foto che girano in rete.



Così abbiamo accolto la proposta delle presentazione di ByMyCar Milano con entusiasmo per vederla dal vivo e in più ci siamo trovati la sorpresa di una moto libera per farci qualche chilometro in sella alla nuova BMW R1300GS.
In effetti dal vivo la moto è molto più bella che nei ritratti, anche il discutissimo e discutibile faro alla fine diventa una caratteristica, di sicuro appare più “piccola” e snella.



La parte laterale seppur ampiamente modificata a partire dalla sparizione del telaio a tubi a favore di un telaio in due parti composto da telaio principale e telaio posteriore imbullonato, con motore di supporto, mantiene il Family Feeling e lo fa riconoscere come un GS, certo anche per il motore Boxer che spunta prepotente ai due lati.
Quattro versioni per altrettanti allestimenti di accessori che poi possono essere integrati fino a raggiungere il full optional e sfondare il tetto dei 30000,00 €
La bianca Basic, la sportiva GS Trophy, l’elegante Triple Black e l’esclusiva Option 719 Tramuntana in un crescendo di diavolerie e contenuti.
Per tutte la base di un motore e una ciclistica rivoluzionata con contenuti di elettronica di ultimissima generazione.
Difficile condensarli e quindi ne parleremo nella prova approfondita o potete trovarli sul sito BMW Motorrad.



Già, ma alla fine come va sta moto? Siamo scesi da un BMW R1200GS Rallye del 2018 e solo sedendosi questa 1300 appare più snella, leggera, confidenziale.
Ponte di comando classico con altrettanti blocchetti che conosciamo, però arricchiti di qualche tasto in più per le innumerevoli funzioni.
Spostato sul blocchetto destro il bottone di accensione quadro comandato dal telecomando Keyless di serie su tutte le versioni, 4 le mappe disponibili e tante le funzioni selezionabili dal menù sul blocchetto sinistro.



Non c’è più l’ESA ma il nuovo sistema di sospensioni DSA (Dynamic Suspension Adjustment), in pratica volendo fa tutto lui, compreso far sparire la “sella bassa”, visto che la moto da ferma si abbassa al livello minimo per poi alzarsi automaticamente di tre centimetri appena in movimento in maniera assolutamente impercettibile e tornare alla base quando la moto raggiunge la velocità zero.
Cambio elettro assistito finalmente degno del blasone preciso e veloce e motore che spinge bene con sostanza e progressione.



Ma la cosa imbarazzante è la facilità con cui si guida questa 1300, tutta la serie GS è famosa, fin dalle origini, per la sua capacità di mettere a proprio agio il pilota…qui hanno proprio esagerato.
Il peso, dichiaratamente ridotto di qualche decina di chili rispetto al R1250GS si percepisce ancora inferiore e le svolte si fanno in un fazzoletto.



Sarà merito dei nuovi Paralever e Telelever che prendono la desinenza EVO, ma davvero la ciclistica sia a bassa sia ad alta velocità è impressionantemente confidenziale, addirittura il Telelever si comporta come sensazione quasi come una forcella tradizionale.
La frenata, di riferimento, conta sul classico sistema a tre dischi con ABS Pro, con la leva anteriore che ripartisce la pressione al 90% sull’anteriore e 10% al posteriore, mentre la leva a pedale all’aumentare della pressione modula l’intervento progressivamente dal tutto dietro ad una ripartizione anche ai dischi anteriori…



Come dicevamo pochi chilometri, ma sufficienti per farci capire che siamo di fronte ad un ulteriore salto in avanti della famiglia GS.

Del resto dai primo R80 e R100, ai R1000 e R1100 c’è stato un abisso, rinnovato con la R1200 per poi fare un ulteriore up grade con le LC R1200 e R1250, ora tocca alla BMW R1300GS…tutto non sarà più come prima, nel bene e nel male.



Risaliamo sulla nostra “Vecchia” R1200GS Rallye, convinti di tenercela perché in fondo è una delle colorazioni più belle di sempre, perché ci piace, ma soprattutto perché non possiamo permetterci questa nuova BMW…

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