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BMW R1250RS
Categoria: Le nostre prove

Le crossover sono le moto del momento. Lo dicono le statistiche di mercato, lo dicono le discussioni sui vari sociali, quasi ad essere l’’essenza stessa del motociclismo.


Eppure…si eppure basta buttare sui social una foto di una sport-tourer per scatenare interesse, commenti positivi e testimonianze di somma soddisfazione.

Il che mi fa concludere di non essere l’unico rimasto ad apprezzare questa tipologia di moto, che, insisto, regala a chi le possiede molte soddisfazioni.
Da tutti questi ragionamenti è nata la voglia di testare una “sport-Tourer” tedesca o meglio una “Rennsport”, sigla RS, che tradotto dal tedesco suona più o meno come “da corsa” con una vocazione dannatamente turistica. Il  nome completo è BMW R1250RS, la più sportiva tra le bicilindriche bavaresi sia come design che come impostazioni di guida. Ma non confondiamoci, non è una bestia da pista, per quello ci sono le quattro cilindri di monaco, ma è una moto che strizza l’occhio a chi vuole una posizione di guida più sportiva senza rinunciare alla comodità di due belle borse (e nel caso un baulone) per andare, con brio, ovunque si vuole.

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La mia prova è iniziata quasi per necessità, dovendomi recare da Milano a Modena per un corso di guida mi serviva un mezzo comodo, che mi affaticasse poco ma che sapesse destreggiarsi con estrema agilità tra le curve. Certo avrei potuto scegliere una classica GS, per restare in casa BMW, ma la tentazione di avere in mano la RS è stata troppo forte.

UN TEST MOTO DAVVERO COMPLETO

Più di 10 giorni insieme, autostrada, curve e trasferte di lavoro costruiscono un modesto riassunto del tempo passato in sella alla R1250RS. Il tutto per dimostrare, anche a me stesso, ancora una volta che la guida di una sport tourer è quella che mi dà più soddisfazione e goduria. Mi si può subito obbiettare che una “endurona” da strada può fare tutte le stesse cose e pure meglio, ma difficilmente riuscirete a convincermi. Intanto la posizione di guida sulla R1250RS è decisamente comoda. Il busto non è perfettamente eretto, ma leggermente piegato in avanti così che la schiena e le vertebre non siano cariche per tutta la durata del viaggio. Il manubrio, anzi i semimanubri trasmettono sempre un ottimo feeling, con la sensazione si di avere “sempre in mano” la ruota anteriore, che comunica stabilità, soprattutto in percorrenza veloce di curva, dove si entra precisi e si esce fulminei grazie alla coppia poderosa del boxer, e in questo caso assistiti da un cambio elettronico che mai mostra incertezze.

Bam, bam, bam le marce entrano, la moto spinge forte tanto da doversi ben aggrappare e puntare su sella e pedane, anche senza portare il motore nella zona alta del contagiri (anche il se il meglio lo dà dopo i 6.000 giri) Il peso c’è ed è anche importante, e non è che svanisce magicamente, ma il boxerone contribuisce ad abbassare il baricentro e il bilanciamento dei pesi è tale che tutto sembra più leggero. Davvero una moto dalla due anime, che porti in giro con una carezza se vuoi passeggiare magari con bagagli e passeggero al seguito, ma che sa trasformarsi ed adattarsi ad una guida ruvida, di forza che ti porta a danzare tra le curve senza paura di nessuna rivale. Mai!
Il Boxer 1250 non si nasconde, anzi resta bello in vista sotto la “mezza” carena; con la fasatura variabile  che lo rende un portento di coppia (143 Nm) oltre a mettere li sul piatto la bellezza di 136 Cv. Forse il miglior bicilindrico di BMW che abbia avuto la fortuna di testare in questi anni. Riprende dai bassi senza singhiozzare, regalare una fluidità di erogazione inaspettata e quando lo chiamo in causa col polso destro ti dà una “castagna” davvero entusiasmante.

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TRA LE CURVE, MA NON SOLO…

Credo di poter tranquillamente affermare che il pubblico cui si rivolge al RS non è certo quello degli smanettoni, e non lo è mai stato nemmeno il sottoscritto, che aspira di più a trarre il massimo godimento da una guida briosa.  Soprattutto sulle alture modenesi di cui vi accennavo poc’anzi, le soddisfazioni sono state molte, anche in tratti in cui l’asfalto non era perfetto. Andiamo però con ordine. Intanto se guardiamo le sospensioni qui non c’è il telelever, ma un sistema tradizionale, il che rende la guida, soprattutto nel misto più vicina alla “normalità” cui sono abituato. Il sistema di gestione elettronica poi conferisce caratteri diversi alla moto, dove forse la mappa più soddisfacente è la Dynamic, seguita dalla road che però forzando un po’ la mano tende a tenere troppo morbido il posteriore, ma naturalmente è più confortevole quando il fondo si fa meno bello o sconnesso. La rain parla da sola, la Dynamic Pro è completamente personalizzabile  Il quick shifter è un optional costosetto ma irrinunciabile, soprattutto se abbinato al sistema di scarico Akrapovic (optional ma presente sulla moto in prova) che esalta ancora di più il sound delle cambiate soprattutto quando si scala decisi è la gestione elettronica fa una sorta di “doppietta”.

bmw r1250rs

Ok, ok lo avrete capito la BMW R1250RS tra le curve mi ha convinto ma nelle altre situazioni? Beh rispondo subito con la protezione aerodinamica davvero riuscita, con la bella semi carena che protegge bene e il plexy regolabile che permette, tutto alzato, di riparare il pilota oltre che dall’aria anche con pioggia leggera. Tutto questo è apprezzabile quando si viaggia in autostrada e si resta riparati dall’aria senza affaticare collo e spalle, ma soprattutto quando fa freddo. L’ormai (per me) irrinunciabile cruise control fa il resto nelle trasferte autostradali, lasciando riposo al polso e salvando punti patente, poiché la tentazione con la RS è di spingere molto di più.  Mi sono dovuto confrontare poi più volte con il traffico urbano ed extra urbano dei giorni lavorativi. Ovviamente la RS non è agile come uno scooter ma dice la sua, ponendo però un pelo di attenzione quando si sfila tra le auto ferme al semaforo, poiché gli utilissimi e ampi specchietti retrovisori aprono un bel po’ verso l’esterno. Stupidamente sulla moto in prova non ho voluto montare le borse laterali che mi sarebbero state molto utili anche solo per riporvi la borsa del PC.

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IL PREZZO? SI PARTE BENE…

…ma farsi prendere la mano e dover firmare un assegno decisamente più alto è un attimo. Poco meno di €. 16.000,00 per la “base”, ma aggiungendo pacchetti (irrinunciabili i cerchi “sport”)e optional sfiorare i 20 K è un gioco da ragazzi.

Come dite? Allora a quel prezzo mi prendo un GS? Vero…ma io e tutto il mio manipolo di “rivoluzionari” che stanno leggendo questo articolo forse no!

bmw r1250 rs

 

Foto di Roberto Serati

Abbigliamento del test: Casco Caberd Drift Evo, Giacca Clover Rainblade, Pantaloni Clover, Sneaker Forma, Guanti Clover

 

 

 

 

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