Categoria: Dentro al bauletto

Inutile cercare statali o superstrade, qui bisogna cercare posti tipo “una volta qui era tutta campagna”

Siamo abituati alla frenesia della vita, sempre di corsa, sempre in velocità, sempre a correre dietro al tempo.
Anche nelle nostre passioni su due ruote, moto sempre più prestazionali, veloci e potenti.
Sempre alla ricerca di strade libere per poterle sfruttare o semplicemente arrivare prima alla meta.
La moto per la maggior parte di noi significa un tasto di avviamento e via verso la destinazione.

Ci dimentichiamo che “il viaggio è andare, non arrivare”.Ecco allora che a volte è bello tuffarsi in gesti e ritmi ormai quasi dimenticati,
scendere nel box e aprire il rubinetto della miscela, preparata prima con tanica e misurino per l’olio,
ruotare la leva dell’aria, qualche pedalata a vuoto e poi sperare che la decisiva dia l’esito sperato…..
A volte basta girare il gas troppo e la moto si ingolfa, si bagna la candela ed è inutile la fretta.
Giù la fiancatina, via la candela, una pulita, e si riparte da capo…..sperando
Quando il motore si avvia comincia il rito del riscaldamento del motore a due tempi, qualche colpetto di gas
finchè inizia a girare regolarmente e il minimo si stabilizza.
Se avevate fretta scordatevi di usare una moto d’epoca…..
A questo punto si tira la frizione e si ruota la manopola sinistra per ingranare la prima e poi di nuovo nel senso inverso con l’inerzia dei cavi e dei bilanceri fino alla quarta alla folle velocità di circa 70 km/h
Inutile cercare statali o superstrade, qui bisogna cercare posti tipo “una volta qui era tutta campagna” e per fortuna nella Nostra bella Provincia posti così ce ne sono ancora.
Il motore frulla o ronza che dir si voglia tranquillo e l’incedere della Vecchia Signora raccoglie sguardi ammirati attraversando i paesi che ci portano in campagna, si la campagna, quella fatta di stradine che delimitavano i terreni agricoli ricche di curve, ma soprattutto di verde, giallo, marrone e natura che riempie gli occhi.
Scorci che appaiono ad ogni curva che normalmente non vediamo perché impegnati nella guida, riflessi nelle acque dei fontanili o delle risaie che riscaldano il cuore.
Gli alberi e il naviglio che scorrono accanto non sono più solo un contorno del nastro d’asfalto, ma la cornice di giochi di luce e di quadri naturali che solo la “lentezza” permette di vedere.
Emozioni che viaggiando sul filo dei 60 km/h si riscoprono in pieno, emozioni diverse dal piacere di guidare “veloci”, ma altrettanto coinvolgenti.
La “lentezza” permette di godere dei piaceri della vista, fa niente se il telaio non è all’altezza, le sospensioni saltano a ogni buca e i freni sono molto approssimativi, poco importa se il cambio non è veloce, si ha il tempo di osservare, pensare, viaggiare anche con la fantasia, lasciarsi cullare da quel leggero vibrare che il motore e le ruote trasmettono anche quando si è vicini alla “folle” velocità massima di poco più di 80 km/h.
Non importa dove si va, l’importante è andare.
Lo so, domani sarò di nuovo in sella a correre dietro agli impegni e al tempo, concentrato sull’arrivare, ma oggi no, oggi mi godo la “lentezza”.
A proposito la mia “compagna” è una bella Signora di quasi cinquant’anni, una Lambretta Li 2^ serie del 1961, elegante, capricciosa, ma soprattutto ottima complice per piccole fughe di Piacere.

 

Flap

Back To Top
We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.