MotoGuzzi V11 Servera
Categoria: Dentro al bauletto

Terza parte di questo Progetto Severa su base Moto Guzzi V11. E’ quasi mattina, e questo sogno di una notte di mezza estate sta per finire, il sole sta per sorgere, e che sia un sogno vero o quello ad occhi aperti di chi su una spiaggia aspetta l’alba c’è ancora poco da dire, da raccontare.


Questo era il mio sogno ed è diventato realtà, anche se più scorbutico del previsto. Una café racer dalla meccanica importante, ma con elementi che richiamassero le moto racing moderne, un ponte tra passato e moderno, qualcosa a cui nelle lunghe giornate il maestro Dragoni ha saputo dare forma.

Severa in movimento


IL SOGNO DIVENTA REALTA'

Cosa ne è uscito? Una bellezza secondo me pura, meccanica, ma dalla guida molto Severa. Il grosso bicilindrico di Mandello non fa sconti dal punto di vista dell’erogazione, i due pistoni grossi e pesanti come le mani di Mike Tyson sono maleducati nell’erogazione, il cardano di vecchia generazione poi non aiuta di certo il confort. Ma come in tutte le cose è solo questione di abitudine, questa è una café racer no? Beh dicono che il caffè preso amaro all’inizio è difficile da buttar giù, ma poi diventa l’unico modo di gustarlo davvero. Questa guzzona è un po’ così, si fa apprezzare col tempo, dopo averla gustata un po’ di volte.

Ne è uscita una moto lunga, dal riding style da moto sportiva dei tempi lontani, l’immagine in sella è buona, il controllo ne soffre un po’, ma è difficile non sorridere quando si decide di aprire il gas e la voce del bicilindrico Moto Guzzi si ingrossa attraverso gli scarichi Exan fino a diventare un vero e proprio ruggito, quello di un leone! E’ un bicilindrico vero quello Moto Guzzi, ancora raffreddato ad aria e con una gran coppia in basso, che ti porta via velocemente, da dosare con la manetta, anche se esaurisce presto il suo slancio… almeno per chi è abituato ai motori moderni con numeri infiniti sul contagiri.

Severa accesnione laterale

La ciclistica è rigorosa, le pinze Brembo anche se di vecchia generazione, accoppiate a pastiglie della stessa casa, ad una pompa radiale e ai tubi in treccia sono sportivi quanto basta. Sospensioni ancora un po’ rigide, ci vorrà un po’ per trovare il set-up giusto. Ma stupisce la rigidità di questa V11, davvero rigorosa in curva, motivo forse per cui era apprezzata da chi scalava velocemente i passi o da chi la utilizza nelle gare d Big Twin.

Ai semafori, davanti a casa, al lavoro, in una sosta al bar, si fa guardare. Le sue nudità “meccaniche” attirano gli sguardi come una pin-up in piena estate, canottierina succinta e shorts. E forse con questo ho detto tutto, perché in fondo, era davvero quello che cercavo. A descriverla sembra di parlare di una donna, bella, scorbutica, maleducata, difficile… credo mi darà parecchi problemi.

Paraleve artigianali Severa

Merita anche una certa attenzione per come vi vestite, non pensate di scendere da una supersportiva in tuta di pelle, o da una endurona in completo da deserto per salire su di lei. Primo vi scaricherebbe, secondo probabilmente il buon Nico Dragoni avrà installato qualche sensore che monitora con costanza maniacale quanto la esponete alle intemperie e se siete idonei a salirci. Serve una giacca. un casco e un bel paio di guanti un po' da fighetto, che molte volte oggi fa anche rima con lo stile "trasanda", o "easy rider", e poi basta un paio di jeans e siete pronti per presentarvi in qualche bel posto dove, dopo le giuste strade, potete fare un po' di scena, dopo tutto che male c'è, l'ego del motociclista è grosso come questo bicilindrico.

Finisce qui questo racconto, il progetto Severa va in archivio, anche se quando si intraprende questa strada, il più delle volte diventa un viaggio infinito. E voi? Siete pronti a dare una forma alla vostra passione?

 

 

Wolf

Ritratto di Wolf

Per questo progetto voglio ringraziare:

Nico Dragoni per la pazienza e la passione
Exan per aver dato voce a questa passione
Rosciano CNC per la maestria con cui forgia la passione

Ringrazio come sempre Carlo Flaminio per le foto e le risate

GALLERY

 

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