Tra le cose che non bisognerebbe mai fare è lasciare ferma la moto per troppo tempo.
Lo so, la teoria è ben ferma nella mia testa, però il tempo passa e a volte non ti rendi conto che la tua moto è lì, su cavalletti e sotto al telo, da un po’ di tempo.
Pensi poco in effetti, ma poi calcoli le congiunzioni astrali, le colleghi all’ultimo utilizzo e al fatto che nel frattempo è scaduta la revisione da tempo…
Insomma la mia povera ed amata F4 750 S 1+1 Evo2 datata 2002, era ferma da più di due anni, a dirla tutta quasi tre.
A mia discolpa potrei dire che il tempo era tiranno e che in effetti era ben più scomoda della GS per l’uso quotidiano, potrei aggiungere che “dover” usare le moto dei parchi stampa mi ha impedito di usarla…ma mentirei, semplicemente l’ho trascurata.
"Però ha compiuto i vent’anni, voglio rimetterla originale in tutte le sue parti ed iscriverla al registro storico, gli faccio la revisione e la rimetto in strada come merita."
Così eccomi a provare a farla ripartire sbagliando tutte le minime accortezze da buon motocilista normale.
Quelli bravi avrebbero svuotato il serbatoio, avrebbero messo benzina fresca, ma io non ci ho pensato, ho confidato nel fatto che la mia MV non mi ha mai tradito in questi oltre vent’anni… Già, ma non l’avevo mai lasciata ferma così tanto.
Lei in effetti è partita, subito a dire il vero, per poi spegnersi immediatamente dopo e non dare più segni di vita nonostante il vigore della batteria.
Nulla da fare, non resta che caricarla sul furgone e portarla in officina. 
In effetti la destinazione, anche se fosse partita, sarebbe stata comunque verso Nova Moto Service con cui avevo concordato una rimessa in ordine completa dopo essere stato interamente soddisfatto del lavoro fatto sulla mia XT600, così eccola a destinazione anche se non nelle condizioni sperate.
Qualche giorno e Domenico Savarese mi comunica il responso che risulta alquanto preoccupante.
La metà serbatoio non coperta dalla benzina è arrugginita superficialmente, la morchia della benzina putrefatta ha inchiodato la pompa carburante, impastato il corpo farfallato e otturato gli iniettori.
Già questo poteva bastare, ma ecco che a questi si aggiunge il filtro dell’aria risalente all’ultimo lontano tagliando che si stava sbriciolando e le tubazioni in gomma che dopo 20 anni, e il tempo di mancato utilizzo ormai si screpolavano fino a rompersi. Insomma un disastro!
Il problema principale è che i pezzi si trovano difficilmente, e se si trovano i prezzi, pompa e corpo farfallato in primis, hanno prezzi allucinanti; non mi resta che fidarmi di Nova Moto.
Domenico è un meccanico che, nonostante sia relativamente giovane, viene dalla “vecchia” scuola, quella del provare a riparare prima di cambiare e soprattutto ha tra le sue doti una indubbia capacità ed esperienza su motori sportivi…e una pazienza, e testardaggine, infinita.
In pratica smonta ogni componente pezzo per pezzo, la pulisce, la sistema e la rimonta tirandola come nuova. 
Un lavoro certosino, paziente e ovviamente lungo ma che alla fine permette alla MV F4 750 Evo2 di far risuonare la sua musica come un tempo.
Un ripristino totale delle parti danneggiate, un tagliando completo e a questo punto anche la revisione così da poter tornare a casa felice a bordo della moto che dal 2002 è con me.
Un piccolo miracolo che ha rimesso in strada una delle moto più belle del mondo, ok io sono di parte, e che sicuramente non meritava di essere così trascurata.
Tra le raccomandazioni di Domenico al ritiro ci sono due opzioni per evitare che succeda di nuovo.
Togliere tutti i liquidi e tenere la moto come un soprammobile oppure usarla almeno, circa, una volta al mese lasciandola sempre con il serbatoio pieno…secondo voi cosa ho scelto?
Ora non resta che riportarla originale e iscriverla al Registro Storico FMI…ma questa è un’altra storia.
Foto in sella di Roberto Serati
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