Categoria: Biker World


"Il fango non ferma"
Spring Ediscion, dopo aver affrontato la Winter Ediscion 2011 con una calda giornata di sole, ci aspettavamo giri in maglietta sulle colline, ma quel bontempone del Signor Meteo ha deciso diversamente promettendo per il weekend un tempo infame.

 


Ma lo spirito della Monferraglia è “non mollare mai”, quindi il “Garage” aMotoMio puntuale si presenta alla partenza con una nutrita fiabesca, quanto improbabile squadra.
Sono: Spingilo – Grippalo – Impennalo – Sgommalo – Truccalo – Bucalo – Spaccalo – Gasalo.
I MotoNani che a bordo di scoppiettanti, rigorosamente originali e spompati, motorini a pedali hanno preso il via di questa edizione.
Il mezzo preferito dal team è stato l’intramontabile Ciao, anche se sono stati accettati molto volentieri anche un Garelli Vip 1 e una simpatica Moto Graziella.
L’aria del paddock è azzurrognola di malsani, ma tremendamente nostalgici, gas di scarico e il profumo è quello dell’olio da miscela bruciato, per molti un tuffo nel passato e un ritorno alla gioventù.



Un ritorno che coinvolge scatenati giovani, ma soprattutto assatanati quarantenni, cinquantenni e oltre che hanno l’occasione di tornare bambini e fare le marachelle su due ruote dei loro quattordici anni.
Il parco moto…rini dei partenti è il più variegato immaginabile, da alcuni perfetti e immacolati a mostri di prestazioni al limite dell’elaborazione, da creature di fantasia, che solo un’abbondante cena a base di Bagnacauda, poteva far immaginare a pregevoli esercitazioni stilistiche e tecnologiche degne del miglior artista Frankenteiniano!
Su tutto regnava la voglia di stupire, di ridere e di far sorridere, singoli e gruppi a tema, ci abbiamo provato anche noi come avete visto, con travestimenti degni del miglior carnevale.



La partenza di più di settecento partecipanti è impressionante il viale che porta verso la periferia si riempie di colori e di rumore che sfugge verso le colline.
La prima selezione avviene subito alle prime salite e primo sterrato, dove molti si attardano per guasti meccanici e il nostro “Spaccalo” (nomen omen) vola planando sul ghiaietto con conseguente crisi mistica che porta al ritiro, dopo l’appuntamento al campo da cross, accompagnato dal papà “Grippalo”.
Lo spettacolo del Crossodromo è sempre un’attrazione che va vista e vissuta, e la pioggia che comincia a cadere non impedisce a molti di esibirsi in derapate e salti da freestyler Monferrini.



Si riparte e ai tratti asfaltati s’interpongono sentieri e percorsi che la pioggia rende insidiosi, a volte al limite della sicurezza, ma il vero partecipante a questa manifestazione un po’ pazzo lo deve essere per forza.
Queste condizioni scaglionano i partecipanti e al punto di ristoro quest’anno siamo molti in meno, guasti e abbandoni da divagazioni sul tragitto decimano i partecipanti.
Anche “Spingilo” è costretto a mollare il suo grippato Garelli a bordo bosco e tornare alla partenza sul sellino di “Bucalo”.
La confusione della pioggia fa sbagliare strada a “Truccalo” che si ritrova al punto di partenza.
Dopo il ristoro, la discesa verso Casale è ancora insidiosa, e lunga.
All’arrivo i partecipanti arrivano a piccoli gruppi e sempre più infangati, ma tutti con il sorriso sulle labbra.



L’onore del “Garage” aMotoMio è tenuto alto da “Impennalo”, “Sgommalo” e “Gasalo” che completano il percorso seppur con qualche caduta e molte pedalate.
Il pranzo, ben gestito dalla Pro loco di Casale, è l’occasione per raccontarsi le vicende vissute con il contorno dei partecipanti e dei mezzi che popolano il paddock inventando esibizioni alla faccia della pioggia che continua a farci compagnia.
Si caricano i mezzi sui carrelli, si torna a recuperare il Garelli e si riprende la via verso casa.



Preferivamo la partenza dalla piazza di fronte al Castello, ma ottima la scelta del pranzo a fine “gara”.
Forse la pioggia ha complicato la gestione dei numerosi partecipanti e poi le colline sono più belle con il sole regalando panorami mozzafiato.
D’accordo è per molti una gara, noi che abbiamo uno spirito puro ci concediamo più al Piacere che all’agonismo, tanto da non comprendere chi vi partecipa con minicross o mezzi lontani dallo spirito originale, ma la Monferraglia è libertà sperando di non sconfinare nell’eccesso pericoloso.
Di sicuro la Uinter Ediscion per noi è stata più bella, sarà che era la prima, ma qui la colpa la diamo al tempo e poi la compagnia ripaga e rende migliore ogni giornata.
A questo punto non ci resta che aspettare la prossima edizione per tornare a giocare.

Per saperne di più www.monferraglia.it

Flap

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