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Categoria: Biker World

La terza edizione del Best of Italy Race si è appena conclusa: siamo stanchi ma più che mai orgogliosi e felici di aver partecipato a un evento unico e inimitabile a due passi dal nostro quartier generale.


L’evento è volto a celebrare auto, moto e bici Made in italy, ma per quest’anno sono state concesse alcune wildcard per i mezzi stranieri, tra cui la nostra special su base Bmw R65. Decisione presa dai fondatori dell’evento in vista della prossima edizione che si chiamerà “Best of Italy vs. the Rest of the World”.

BMW R65

Si tratta di una cronoscalata non competitiva il cui tracciato di 26 km (chiuso al traffico) si snoda attraverso la bellissima e poco turistica Val d’Arda, da Castell’Arquato fino alla località montana di Morfasso, dove è stato organizzato e allestito un pranzo a base dei prodotti enogastronomici locali. La partenza è a Castell’Arquato, il fiabesco borgo medievale ospita il parco chiuso delle moto, dove per l’intero weekend aspettano trepidanti circa 150 moto. Dai mezzi più racing come Paton, Bimota, Vins, MV Agusta, e Ducati in tutte le salse, a qualche coraggioso esemplare di Moto Guzzi Falcone, passando anche per le special, oltre alla “nostra” Severa e al Bmw R65, realizzate entrambe da Nico Dragoni, c’erano tre bellissime special di Mr. Martini e alcune delle moto di Emporio Elaborazioni Meccaniche, tra cui la loro incantevole versione della rara Ducati Dharma.

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Un’altra presenza importante è quella dei Sig.ri Laverda, l’Ing. Piero Laverda, in sella alla sua Sei Cilindri (solo due esemplari) costruita per il Campionato Mondiale di Endurance ci delizia con storie e aneddoti delle gare degli anni d’oro e noi ci lasciamo affascinare come bambini dai suoi racconti.
Ma la vera regina del weekend è stata la preziosa e seducente Tamburini T12 Massimo, che ha fatto la sua trionfale comparsa nel Parco Chiuso, dove è stata “assalita” da fotografi e curiosi.

Tamburini T12 Massimo

Anche i fratelli Guareschi hanno presentato i loro Guzzoni nelle declinazioni più racing possibili.
Il percorso di 26 km è una goduria, anche se qualche crepa e buca sul manto impone un po’ di attenzione nella guida. Si affaccia sul lago artificiale di Mignano, derivato dall’omonima diga. Proprio sulla diga, la domenica gli organizzatori hanno previsto uno shooting fotografico dedicato a tutte le moto.
A pochi metri del parco chiuso moto, al di là della strada, ci sono altri bolidi, questa volta a quattro ruote. Tripudio di Ferrari, Lamborghini e Maserati, con qualche rallista di sostanza come Lancia Stratos, Delta e una Fiat 131. Bellissime le esclusive Dallara presenti, oltre che all’aggressiva Mazzanti Evantra Millecavalli e la Pagani Huayra. Ospite d’onore del Parco Chiuso Auto è la Aston Martin Vulcan AMR PRO, con la sua meritatissima wild card.

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I partecipanti sono diversi, appassionati di motori sono arrivati da tutta Europa, uno addirittura dalla Nuova Zelanda!
Il programma dell’evento ha previsto per il sabato sera un cocktail party presso la storica e raffinata location del Palazzo del Podestà di Castell’Arquato, risalente al XIII secolo. La piazza adiacente è gremita di supercar partecipanti.
Ringraziamo e ci complimentiamo ancora con i creatori e organizzatori Enzo Scalzo, Jodie Evans, Andrea Ferdinandi e Michele di Mauro per aver saputo unire e glorificare tutti i migliori aspetti del Made in Italy: storia, enogastronomia, folclore, scenari e soprattutto cultura motoristica creando un’atmosfera magica e irripetibile!
Non ci resta che aspettare la prossima edizione!

#BOIR

Giada Rigolli

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