Categoria: Biker World

“Impossibile non è per sempre”
Franco Sabatini, "un piccolo uomo con un cuore molto più grande di lui". Così mi è stato definito da uno dei suoi collaboratori il "patron" della Milano Taranto che da 27 anni a questa parte organizza la rievocazione storica di una classica del motociclismo, il primo esperimento del genere. La organizza in modo perfetto. Con grande capacità e con grande successo.


Ma, se doveste chiedergli come gli è nata l'idea, la risposta -che inevitabilmente vi darebbe con la sua parlata Perugina  sarebbe molto semplice: "Il mio sogno è sempre stato quello di partecipare a questa rievocazione e per poterlo fare ho dovuto inventarmela".
Con sé le sue più fedeli collaboratrici: Wilma, sua moglie e suo fondamentale punto di riferimento e le sue sue tre figlie Lina, Natalina, Claudia accompagnate in questa avventura dai loro stessi mariti Nicola, Gabriele, Stefano.
Capaci, veloci, attenti, sempre pronti a mettersi in discussione, a prevenire (o in caso a risolvere) i problemi che possono crearsi al seguito di una carovana di oltre 300 persone.



Il primo impatto lascia senza fiato... Una macchina perfetta dagli ingranaggi ben oliati. Tutto così leggero, facile, così naturale. Ma soltanto se ci si sofferma un pochino di più, se si va un pochino più a fondo, si intuisce subito che il meccanismo funziona grazie alla passione e al sacrificio di un gruppo ristrettissimo di persone che con amore si dedica alla buona riuscita dell'evento.
Lui, l'artefice del tutto. Il suo modo di porsi e di "vedere oltre" ti colpisce subito. Alcuni dei suoi lo chiamano simpaticamente "il genio" , lo definiscono "cocciuto", ma con una grandissima forza di volontà. Lui, dal canto suo, dice sempre di crederci fino in fondo, e lo dimostra sempre.
Adora la semplicità e la schiettezza e forse - verrebbe da aggiungere - è proprio per questo che potrebbe risultare "scorbutico". Ma anche in questo caso basta non fermarsi alle apparenze per scoprire sotto la corazza un uomo appassionato e innamorato di quello che fa. Uno che ha le sue regole, che non si nasconde e che si racconta senza peli sulla lingua. Di quando gli hanno girato le spalle e di quanti bocconi amari ha dovuto ingoiare e che poi - alla fine - ti dice che sono state quelle stesse sue regole a trasformarlo in quello che è e dunque che gli hanno permesso anche di creare questo carovana viaggiante.



Un carrozzone bellissimo capace di riportarti su vecchi percorsi quasi dimenticati, di quelli che ti permettono di scoprire un mondo legato a tradizioni e a culture millenarie. All'inizio, forse, sembrava impossibile riuscire a realizzare tutto questo. Ma come dice lui stesso: "Impossibile non è per sempre". Mi viene in mente una sola maniera  per descrivere il suo modo di operare e la sua perseveranza... Amore. Amore e passione viscerale per quello in cui si crede.
A mio parere oggi è difficile incontrare persone così. E come sempre mi ritengo uno fortunato.
Grazie "patron Franco". Grazie per avermi reso partecipe di questo tuo bel sogno.

Fabrizio Jelmini

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