Ci sono marchi che restano indelebili nell'immaginario collettivo, marchi di cui più invecchia il blasone, più si cuce addosso alla passione degli sportivi. Bell è uno di questi marchi, uno di quelli nati nell'era pionieristica della sicurezza sportiva, e che ancora oggi vive di passione e puro DNA sportivo. Soprattutto oggi che è tornata in salde mani americane.
Risalendo alla sua nascita, negli anni 50, si va talmente indietro nelle ere delle attività sportiva, da chiedersi com'era lo standard di sicurezza di quell'epoca. In realtà Bell è stata per lo più artefice di quegli standard di sicurezza, e probabilmente anche di quelli successivi. La casa americana ha di fatto inventato il casco integrale, e ancora oggi è forse l'unica casa presente in tutti e tre i segmenti su ruote, moticiclismo, automobilismo e ciclismo. I dati e le esperienze raccolte dai tre segmenti le ha permesso di condividere dati o separare soluzioni là dove necessario, costruendo oggi prodotti di grande sicurezza e confort.
La presentazione della nuova gamma Starl top della produzione in ambito sportivo, organizzata dal nuovo distributore Bergamaschi, è stato lo spunto anche per ripercorrere quel DNA che, nonostante la poca diffusione odierna del casco americano qui da noi, ci fa voltare la testa quando vediamo il marchio Bell. Legato indissolubilmente alla storia rappresentata da un marchio mai cambiato dagli anni 50, oggi propone concetti all'avanguardia, a partire da quello che considera il suo credo, il Motor Action Culture. Cultura intesa come presenza e passione nello sport, come dell'iconico mondo a due ruote americano.
Il casco Star rapprenta una riprogettazione completa di tutto il casco integrale, a partire dai materiali della calotta, costruita con l'utilizzo del Textreme, materiale composito avveniristico utilizzato in formula 1, il più leggero grazie alla maggiore presenza di fibre e alla minore di resine. 5 misure di calotta per 6 taglie garantendo il massimo del fitting.
L'imbottitura interna è costruita con un'innovativa struttura a tre strati Flex Technology ispirato al ciclismo, la visiera ha il nuovo formato chiamato Panovision, che grazie all'innovativo design lascia più spazio visivo.
Nemmeno gli interni sono rimasti trascurati da questa ventata di innovazione, con i nuovi guanciali ad aggancio magnetico e il materiale prestato da un'azienda leader negli states nella costruzione di tessuti traspiranti per lo sport, la Virus e il suo CoolJade.
Non manca il tocco finale, per chi vuole il massimo sono disponibili anche le visiere Transition, che garantiscono il massimo adattamento a tutte le condizioni di luce.
Insomma, la percezione è stata quella di voler davvero costruire un nuovo casco, partendo della "tradizionale" innovatività della Bell, visto anche l'utilizzo del nome Star, il nome del primo integrale prodotto. Un progetto totalmente Made in Bell, grazie ai suoi laboratori di ricerca e sviluppo che coinvolgono tutte le fasi, compresi design, test di sicurezza, galleria del vento e test in attività sportiva.
Il risultato? In testa la sensazione di essere stato progettato per sé, zero spazi liberi attorno alla capoccia. Merito dell 5 calotte e del database dati acquisiti dall'esercito americano in ambito di motfografia della testa, scansione che viene fatta a tutti i militari. Tanta roba.
I prezzi sono di alta gamma, come lo sono le finiture e imateriali dei caschi, sono caschi senza compromessi in fatto di qualità. Si parte da 549€ dello Star, passando da 799€ per lo Star Race, fino ai 1379€ dello StarPro top dedicato ai professionisti delle piste.
Di certo l'accoppiata con Bergamaschi suona bene, se Bell progetta e costruisce caschi dagli anni 50, Bergamaschi bazzica nelle moto solo dal 1919! Quando la tradizione sposa l'innovazione.
Wolf
www.bellhelmets.com/en_eu/powersports/helmets/pro-star
