Mancano pochi giorni all’apertura del salone, e sarà come sempre l’emozione del bambino a prevalere su quella dello scribacchino... anche se quella dello scribacchino aveva i suoi vantaggi!!!
Che bella cosa il pass giornalisti, presentarsi nei primi giorni del salone, quando tutto “dovrebbe” essere inaccessibile ai non addetti ai lavori è una goduria, anche se vedere addetti ai lavori di quindici anni fa sempre un po’ strano. Dovrei dire che sono giornate di lavoro innanzitutto, si entra il mattino e si rimbalza da uno stand all’altro come in un flipper fino a sera, ma quella goduria di trovarsi davanti ad un giocattolo nuovo, resta. Certo, poi subentra la modalità “cag@c@zzi’ da giornalastro a cercare il pelo nell’uovo, la robina che un po’ stona, quel particolare che non va bene, ma uno deve imparare a convivere con il proprio pessimo carattere..
Ma quest’anno però sarà diverso. Quest’anno, mio malgrado, mi regalerò l’esperienza full-passionate, ovvero… il sabato! Vi racconto che è un nuovo mega progetto targato aMotoMio per immedesimarsi nel motociclista appassionato? Sarebbe una bella fregnaccia, ma anche no! Per motivi contingenti i giorni della settimana sarò a distanza dall’inferno delle tentazioni, diciamo situazioni contingenti, e al sig. “motivi contingenti” dedico parecchia della mia benevolenza.

Sarà la mia prima volta, il mio primo sabato all’EICMA a lottare in mezzo alla tempesta di visitatori per vedere, toccare, e forse anche salire su una moto. Ma se dovessi rimanere a bocca asciutta, una copia cinese di una Panigale in uno stand desolato conto di trovarla, tranquilli.
Psicologicamente… sono pronto, ma devo attrezzarmi. Qualcuno mi dice che servono ginocchiere, giubbotto con airbag, casco e… una scimitarra? Una cosa di certo la so! Se già in settimana bisogna stare lontani dai baracchini mangerecci in zona padiglioni, il sabato forse è meglio la classica borsa frigo. Quanto mi ruga ordinare quel mega hamburger nella foto del paninaro e poi ritrovarmi due ciabatte con in mezzo una sottiletta di carne solitaria. Non so a voi.
Scherzi a parte, non abbiamo ancora questa puzza sotto il naso, o magari i due soci che sbandierano a più non posso il tesserino giornalastrico come fosse quello dell'FBI, loro si, ma poi un viaggio all’EICMA ci rimette sempre tutti in pari, per contare i sogni ad occhi aperti le dita non ci bastano, mentre per il conto in banca bastano quelle di una mano sola.
Non ci resta che la passione.