Avete presente i moderni TFT, quelli che ormai sono presenti su quasi tutti i modelli di moto? Quelli più eleganti, quelli un po’ più pacchiani, quelli in discreto tono su tono e quelli ultracolorati.
Display che danno un’infinità di informazioni, che cambiano colore automaticamente con il variare della luce esterna e che addirittura permettono di modificare la modalità di visualizzazione.
E’ realtà, ci siamo abituati e diciamolo alla fine sono moderni e anche funzionali, tremendamente lontani dagli strumenti analogici, peraltro bellissimi secondo chi scrive, fatti di lancette e numeri.
In questi anni le case hanno iniziato la gara a chi lo fa più completo, più grande, più appariscente (leggi anche strano) andando a volte a complicare la vita dell’utente a cercare di utilizzare tutte le infinite funzioni.
Ci indicano velocità, numero di giri, chilometri, consumi, marcia inserita…e via così via fino ad arrivare persino evidenziare l’intensità della frenata, l’intervento del traction control e l’angolo di inclinazione istantaneo e massimo raggiunto…
Queste ultime funzioni sono spesso racchiuse in una visualizzazione specifica di solito chiamata “Sport” che permette di sentirsi un po’ piloti.
Ci caschiamo tutti, chi più chi meno, in qualche momento di guida allegra, a misurarci con noi stessi convinti magari di essere veloci.
Quell’idea del ginocchio a terra che non è importante…ma…quel chiudere le gomme che alla fine non importa a nessuno…ma…
Scagli la prima pietra che non ha mai guardato fin dove è arrivata la gomma dopo un’uscita sportiva, chi non si è misurato con il centimetro, o più, della vergogna…certo fingendo che non sia si suo interesse.
Da giovani avete mai fatto segni con il gessetto sulla gomma posteriore per vedere dove arrivavate in piega? Avete mai carteggiato la spalla per fingere pieghe estreme? Siate sinceri!
Ecco con il cruscotto “Sport” non c’è scampo, lui è lì a testimoniare la vostra prestazione, avete fatto quel curvone dove pensavate di aver fatto un gran piegone e lui, maledetto, vi dice 33° molto lontano dai 60° dei piloti di MotoGP, ma soprattutto molto più lontano dalle nostre aspettative.
Già Maledetto cruscotto Sport, mi sa che torno alla classica visualizzazione e faccio finta che non mi importi!
