La moto è pronta, l’abbigliamento caldo pure, qualche addobbo sulla due ruote a richiamare la ricorrenza e un po’ di regali da portare a chi è meno fortunato.
Un rituale, quello della Moto Befana, che si ripete ogni anno in occasione dell’Epifania quello che coinvolge migliaia di Motociclisti che in molti eventi sparsi in tutta la nazione si ritrovano per provare per un giorno a donare un sorriso.
Colonne di moto colorate con altrettanti appariscenti piloti a percorrere le strade cittadine verso i punti dove soggiornano anziani soli, diversamente abili, malati o comunque persone che non hanno la nostra fortuna.
Piccoli doni, dolci, ma soprattutto la presenza, quel po’ di tempo da dedicare, da regalare una stretta di mano, un sorriso, qualche parola, insomma far sentire meno soli e comunque importanti.
Sguardi sorpresi, occhi curiosi, sorrisi, risate e magari qualche lacrima di gioia che solca le guance degli ospiti e spesso anche quella degli stessi motociclisti che sotto la loro finta dura corazza riescono ancora a commuoversi.
Eventi fatti con il cuore, quello grande e sensibile che accomuna il nostro chiassoso mondo, che dimostrano che davvero a volte basta davvero poco, basta una piccola scusa e la scintilla del fare del bene accende il fuoco della solidarietà.
Un grazie che ci arriva spesso corale per qualcosa che dovrebbe essere oltra una giornata speciale, un gesto che dovrebbe essere ripetuto più spesso.
Ora è il momento di accendere la moto e andare con il nostro sorriso migliore sapendo di riceverne molto di più di quel poco che riusciamo a donare, quella inevitabile e unica emozione.