L’immunità ciclistica
Un po’ come i Parlamentari intoccabili anche la categoria dei parenti a due ruote a pedali gode di una particolare immunità che li preserva da ogni possibile punizione amministrativa cui invece noi motorizzati siamo soggetti.
Vero che è una categoria a rischio, come noi del resto, vero che a volte sono indifesi su strada, come noi anche questa volta, ma altrettanto vero è che spesso se le vanno a cercare, anche qui come noi.
Però indipendentemente dal tragico risultato dell’errore o della voluta infrazione il risultato è che chi ha un motore sotto il sedere è pesantemente punito in termini pecuniari e di punti, mentre i pedalatori, salvo rarissimi casi, godono appunto dell’immunità ciclistica.
Così possono permettersi di non rispettare stop e semafori possono, con il permesso del codice, percorrere contromano sensi unici diventando protagonisti dell’infarto di chi se li trova davanti imboccandolo nel senso giusto.
Possono circolare senza luci diventando ostacoli invisibili nelle gallerie e nei sottopassaggi oltre che di notte.
Insomma possono fare tutto quello che il buonsenso vieterebbe e che è invece punito aspramente.
Proprio stamattina mi son trovato davanti una non più giovane signora pedalante completamente contromano, ovviamente pur pensando “dove c….. vai” ho rallentato lasciandogli il passo senza commenti, probabilmente colpito da un attacco di bontà d’animo, risultato: insulti da parte sua che ha proseguito scuotendo la testa.
Invece di un motociclista “brutto, sporco e cattivo” avrei preferito essere un camionista distratto!!!
Flap
