Suzuki GSX-R750
Categoria: trafiletti

Non sto parlando del gioco delle carte, ma della cilindrata per eccellenza, quella che forse le nuove generazioni non ricordano o ricordano appena pensando che sportiva è 600 o 1000, o qualche esotica numerazione del bicilindrico di Borgo Panigale, ma noi che una volta guardavamo con desiderio le ultime sportive da urlo, 750cc era tutto quello che si potesse desiderare, 750cc era la cilindrata giusta.


È forse venuto il tempo di voltare pagina, lo ha fatto anche Suzuki, che ha tolto forse la più iconica delle settemmezzo dal suo sito internet, per lo meno da quello italiano. I gusti sono gusti, forse il design delle moto di Hamamatsu non è accattivante come qualche creatura nostrana, ma per me è rimasto il simbolo della moto sportiva per eccellenza, ne troppa ne poca, con quella cavalleria e quella schiena che se oggi qualsiasi elettronica può “imitare", in quel settemmezzo era naturale opera della maestria di un manipolo di motoristi. Niente da tirarsi in testa con una manata di gas sballata, ma la sublime sensazione che fosse il classico cavallo da corsa trattenuto faticosamente al trotto, pronto a liberare la sua potenza, non artificioso, ma naturalmente, analogicamente controllato dal polso.

Il settemmezzo oggi non c'è più, e il dispiacere parte anche dal fatto che lo si voglia precipitare nell'oblio, senza troppe chiacchiere, spegnendo semplicemente le luci dei riflettori, mentre invece le ultime grandi interpreti di questo taglio, MV Agusta e Suzuki, dovrebbero organizzare una grande festa, rendere gli onori, il mercato è cambiato non è colpa di nessuno, ma far finta di esserselo dimenticato “sulla panchina fredda del metrò” non fa onore a queste due prestigiose case. Fossi in loro affitterei un locale alla moda di Milano e le metterei una a fianco all'altra, musica, festa, qualche bella ragazza intorno (non stonano mai!), un po' di nostalgia e tanta buona pubblicità.

Settemmezzo non è solo una cilindrata, è una parola che esprime una passione e un'emozione sportiva che ha segnato un'epoca, una lama tagliente e affilata che ha solcato gli asfalti delle strade, delle piste, ma soprattutto l'anima di tanti motociclisti. Innamoratevi di qualche nuovo bombardone, ma ricordatevi incrociando un settemmezzo sportivo che se non l'avete provato vi manca ancora qualcosa da fare.

W il settemmezzo!

Wolf

 

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