Joe Bar
Categoria: trafiletti

Fine anno, tempo di guardarsi alle spalle per poi volgere lo sguardo al futuro con coraggio.
Un anno di soddisfazioni e sorprese che ci hanno visto protagonisti attivi nella prima edizione del Wildays e inviati sul campo nell’emozionante spedizione Americana nella “Sfida a Bonneville 2017” e la conferma di successo dei nostri eventi B.I.G. (Built In Garage) e Summer Cafè.


Il nostro secondo libro ha visto la luce, purtroppo la stessa luce che abbiamo visto spegnersi per qualche amico che ci ha tristemente lasciato verso le strade celesti.
Un anno che ha visto, allargarsi la famiglia di uno di noi, l’altro ha cambiato casa per condividerla finalmente con la persona amata e all’ultimo non è restato che fare posto nel box per un’altra amica a due ruote.
Lo sport che ci ha tenuti col fiato sospeso sperando fino in fondo nel miracolo Italiano di vedere Andrea Dovizioso e la sua Ducati dominare il mondiale MotoGP, ma ci ha riservato la gioia di un “silenzioso”, ma immenso nono titolo mondiale nel Cross di Antonio Cairoli.
Ha confermato la supremazia di Jonathan Rea e della sua Kawasaki, tanto da spingere i capoccioni della WorldSBK a inventarsi un groviglio di regole matematiche per tentare di mischiare le carte in gioco.
I chilometri e le strade che abbiamo percorso, sempre troppo pochi, in un anno di vita intensa che ha rubato tempo alla nostra passione, ma che non ci ha impedito di crescere ancora e continuare nel nostro progetto di divulgazione di esperienze su due ruote e test di materiali per motociclisti “Normali”.
365 giorni ricchi di risate, amicizia, qualche lacrima e incazzature che fanno parte del bagaglio di ognuno di noi e con l’immutata voglia di percorrere questa strada ricca di curve che è la vita.
Mentre ti scrivo, caro amico, mi rendo conto che come diceva il grande Lucio Dalla “L'anno vecchio è finito ormai, ma qualcosa ancora qui non va…” c’è crisi, economica, politica, sociale e di valori, problemi irrisolti a cui si fa fatica a vedere soluzione eppure andiamo avanti, in riserva spesso, qualche colpo di gas a volte in un andamento lento che seppur non soddisfacendoci fino in fondo, non ci fa sentire immobili.
Un anno che si chiude con chiari e scuri, ma che ci fa ben sperare in un anno migliore, da vivere con un manubrio tra le mani e voglia di andare, di preciso non lo sappiamo dove, l’importante è andare e non fermarsi mai.

Flap

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