Una data qualunque nel futuro prossimo per molti, se 15 anni possono essere considerati "prossimi", ma per me una data significativa.
Stando agli ipotetici calcoli attuali dell'INPS dovrebbe essere il primo giorno da pensionato.
Alla veneranda età di 69 anni e con una teorica cifra attorno ai 950,00 € lordi.

Non che sia importante ma l'averlo scoperto ha fatto rimbalzare in me strane riflessioni legate alla logica di passare una vita, oltre quarant’anni, di lavoro da dipendente, imprenditore e assimilati, rinunciando a volte a tempo libero e alle passioni in virtù di un "domani" che si allontana sempre più.
In sostanza potrò godermi l'agognato tempo del riposo e quindi potrò inforcare la moto quando voglio solo quando non avrò più lo slancio giovanile, è sempre che il contributo mensile che lo stato mi riconoscerà mi basti per coltivare ancora la passione per le due ruote a motore.
Certo sempre che il mio stanco cuore nel frattempo sopravviva allo stress, che Dio o chi per lui mi preservi da qualche brutto male e che il mio Angelo custode nel frattempo non si distragga.
Se quindi va tutto bene, quella sarà la ricompensa di quattro decenni a pagare regolarmente contributi e tasse con il sudore della fronte ma sopratutto impiegando prezioso tempo vitale proprio negli anni migliori della nostra vita.
Se tutto va bene avrò la fortuna di essere ancora in grado di guidare una moto per almeno altri dieci anni, magari di più, anche se i riflessi e il fisico consiglieranno ritmi più blandi.
Anche se...
Troppi se e troppe incognite, le stesse di quella data che potrebbe cambiare secondo i capricci e le incapacità di alcuni governanti che dovrebbero usare meno parole e più concretezza.
Se però ripenso a quella data, giungo anche alla conclusione che è meglio rallentare fin da ora e rubare del tempo per me, ritagliare degli spazi che significano vita e spesso questo fa rima con andare in moto.

Flap