Questo strumento che ormai

fa parte integrante della mano di molti di noi, quasi un prolungamento, un terzo occhio per l’immancabile selfie e moderno telegrafo è anche il più oscuro attrezzo di distruzione umana.
Non per le onde elettromagnetiche che ancora non è chiaro quanto incidano sulla salute dell’utente e nemmeno per i conseguenti problemi di vista che i moderni schermi guardati per ore possono creare.

Il pericolo è più tangibile e diretta conseguenza dell’uso alla guida del cellulare.
Un attimo di distrazione e si tampona quello davanti, si sbanda e o ci si ferma a bordo strada magari contro a un palo o peggio ancora si urta un altro incolpevole utente con conseguenze che nel caso di noi motociclisti possono essere drammatiche.
Eppure è vietato per legge, ti tolgono 5 punti sulla preziosa patente, eppure tutti se ne fregano.
Forze dell’ordine comprese che sono impotenti di fronte al malcostume generale e magari in alcuni casi più interessati a più facili incassi comunali.
Eppure siamo nell’era tecnologica, le auto di ultima generazione hanno ottimi impianti viva voce, il mercato degli auricolari è fiorente e la spesa di centinaia di euro per l’ultimo modello di Smartphone intelligente potrebbe comprendere l’altrettanto intelligente idea di spendere 10 ,00 € in più per un auricolare.
Invece no, piastrelle con display attaccate all’orecchio e peggio davanti allo sguardo per rispondere all’ultima provocazione sui social o mandare un messaggio d’amore via whatsapp.
Si riconoscono subito andatura altalenante di solito verso centro strada, improvvisi spostamenti laterali  e frenate improvvise.
Completamente incuranti del mondo esterno dimostrano uno sguardo bovino fisso al display quando vengono superati.
Non provate a disturbarli con un colpo di clacson, anche la più docile massaia si trasforma in una belva se interrotta in così importante faccenda.
Nel frattempo il cellulare è diventata una nuova insidia per noi motociclastri!

Flap