Non è il consumo spropositato della mia moto, la moto è solo il mezzo che utilizzo normalmente per spostarmi per le varie commissioni oltre che per piacere.
Un tragitto che mi ha fatto percorrere oggi una di quelle strade secondarie che attraversano la nostra periferia e collegano un paese all’altro, una periferia dove ancora tra le case dei diversi comuni esiste ancora un po’ di campagna.

Proprio nel tratto tra due agglomerati urbani distanti solo sei chilometri ho contato ben 18 prostitute in attesa di clienti, quindi la non onorevole media di tre al chilometro!
Chiamatele troie, puttane, zoccole, mignotte o bagasce poco cambia il termine di fronte alla tristezza di questi giovani corpi che si vendono.
Qualcuno probabilmente in maniera volontaria seguendo il mestiere più antico del mondo molte purtroppo invece vittima dello sfruttamento di parassiti della società che solo con la criminalità è capace di vivere.
Penso,  mentre sorpasso una giovane donna poco vestita,  al fatto che se la prostituzione è di fatto vietata perché alle 13,30 di un pomeriggio di sole ci possa essere un così ricco mercato a cielo aperto.
Subito mi sovviene anche che se c’è tanta offerta,  evidentemente,  tanta è anche richiesta come la tristezza della condizione umana che compra sesso per qualche decina di euro come dal benzinaio.
La scelta è tra fare il pieno o fare girare la losca economia…..si prova a scherzare su questa triste realtà che vediamo ogni giorno e sempre più sulle nostre strade.
Donne vittime, donne sfruttate, donne magari disperate in una vita che però non giustifica questo degrado.
Un colpo di gas e scorro veloce oltre queste vetrine a ciglio strada, non posso fare molto ma di sicuro continuerò a fare benzina alla mia moto! 

Flap